
Redazione RHC : 2 Maggio 2022 14:02
Come sappiamo, gli hacktivisti di Anonymous utilizzano gli hashtag #Oprussia o #OpKremlin per denunciare azioni contro il segmento russo di Internet.
Il team di Anonymous ha affermato recentemente su Twitter, di aver rilasciato oltre 6 TB di dati russi tramite DDoSecrets. Nell’ultima settimana sono state registrate le seguenti perdite di dati dalle società.
Electrocentromontazh: si tratta di un’organizzazione energetica in Russia, impegnata nella progettazione, collaudo, costruzione, installazione e manutenzione di apparecchiature elettriche per impianti di generazione e trasmissione di energia in più di 25 regioni.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
I clienti della società sono le centrali nucleari di Novovoronezh, Kursk e Smolensk, JSC Russian Railways, State Enterprise Moscow Energy Directorate, Department of Energy of Moscow, una filiale di JSC MOESK, Baltic Oil Pipelines LLC.
Anonymous ha pubblicato un archivio da 1,7 TB su DDoSecrets contenente 1,23 milioni di e-mail dell’azienda.

PSCB: si tratta della “Petersburg Social Commercial Bank”, una delle 100 maggiori banche russe in termini di patrimonio netto.
L’istituto finanziario è stato violato dall’affiliato di Anonymous Network Battalion 65, uno dei gruppi di hacker più attivi dall’inizio dell’operazione militare.
Gli hacker hanno pubblicato tramite DDoSecrets un archivio di 542 GB contenente 229.000 lettere e 630.000 file della Social Commercial Bank di San Pietroburgo.

ALET invece, è un mediatore per le aziende nel settore dei combustibili e dell’energia, esportazione e sdoganamento di carbone, petrolio greggio, gas liquefatti e prodotti petroliferi.
Dal 2011, ALET ha lavorato con oltre 400 aziende, presentando oltre 119.000 dichiarazioni doganali e ha referenze da Gazprom, Gazprom Neft e Bashneft.
Circa il 75% delle attività di ALET riguarda i prodotti petroliferi, il 10% il petrolio e il 9% i prodotti a base di idrocarburi. Gli hacktivist hanno pubblicato un archivio di 1,1 TB tramite DDoSecrets contenente quasi 1,1 milioni di e-mail.
Distributed Denial of Secrets, abbreviato in DDoSecrets, è un sito web senza scopo di lucro fondato nel 2018 che pubblica vari leak.
A volte viene indicato come il successore di WikiLeaks
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.
Redazione
Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...