
Redazione RHC : 5 Marzo 2023 08:50
Frebniis è stato scoperto dal Symantec Threat Hunter Team, che ha riferito che aggressori sconosciuti stanno attualmente utilizzando il malware contro una serie di obiettivi taiwanesi.
Negli attacchi visti da Symantec, gli hacker criminali hanno utilizzato una funzionalità IIS chiamata Failed Request Event Buffering (FREB), responsabile della raccolta dei metadati delle richieste (indirizzo IP, intestazioni HTTP, cookie ) . Il suo scopo è aiutare gli amministratori del server a risolvere i codici di stato HTTP imprevisti o i problemi di elaborazione delle richieste.
I malintenzionati stanno iniettando un nuovo malware chiamato “Frebniss” in Microsoft Internet Information Services (IIS). Il programma esegue segretamente i comandi inviati tramite richieste web.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il malware inietta codice dannoso in una funzione specifica del file DLL che gestisce FREB (“iisfreb.dll”) in modo che gli aggressori possano intercettare e monitorare tutte le richieste HTTP POST inviate al server ISS. Quando il malware rileva determinate richieste HTTP inviate da un utente malintenzionato, analizza la richiesta per determinare quali comandi eseguire sul server.
Symantec ha affermato che gli aggressori devono prima entrare nel server IIS per compromettere il modulo FREB. Tuttavia, gli esperti non sono stati in grado di determinare il metodo utilizzato per ottenere l’accesso nell’attacco vero e proprio.
Il codice inserito è una backdoor .NET che supporta l’inoltro e l’esecuzione di codice C# senza scrivere file sull’unità locale. Questo rende il malware completamente invisibile. Cerca le richieste alle pagine logon.aspx o default.aspx con un parametro di password specifico.
Il secondo parametro HTTP, che è una stringa con codifica base64, consente l’esecuzione di comandi su altri sistemi tramite un IIS compromesso. Ciò consente potenzialmente a Frebniis di raggiungere sistemi interni sicuri che non sono disponibili su Internet.

Comandi inviati a Frebniis tramite richieste HTTP appositamente predisposte
“Se viene ricevuta una chiamata HTTP a logon.aspx o default.aspx senza un parametro password ma con una stringa Base64, si presume che la stringa Base64 sia codice C# che verrà eseguito direttamente in memoria”, spiega Symantec nel rapporto.
Il vantaggio principale dell’utilizzo del componente FREB per gli scopi descritti è quello di evitare di essere rilevati dagli strumenti di sicurezza. Questa backdoor HTTP univoca non lascia tracce o file e non crea processi sospetti sul sistema.
Sebbene il percorso di compromissione iniziale sia sconosciuto, gli esperti consigliano di aggiornare prima il software per ridurre al minimo le possibilità che gli hacker sfruttino vulnerabilità note. Strumenti avanzati di monitoraggio del traffico di rete possono anche aiutare a rilevare attività insolite da malware come Frebniis.
Nell’ottobre 2022, Symantec ha scoperto un altro malware simile utilizzato dal gruppo di hacker Cranefly. Il malware utilizzava segretamente i log della ISS per scambiare comandi con il server C2.
Redazione
Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...

Le spie informatiche cinesi sono rimaste nascoste per anni nelle reti di organizzazioni critiche, infettando le infrastrutture con malware sofisticati e rubando dati, avvertono agenzie governative ed ...

Nove mesi dopo la sua implementazione in Europa, lo strumento di intelligenza artificiale (IA) conversazionale di Meta, integrato direttamente in WhatsApp, sarà oggetto di indagine da parte della Com...