
Agli albori della Apple, 200 computer Apple-1 sono stati progettati da Steve Wozniak e assemblati e testati da Steve Jobs, Patty Jobs (sua sorella) e Daniel Kottke a casa dei Jobs. 175 di loro sono stati venduti per 666,66 dollari, una cifra che ha soddisfatto l’amore di Wozniak.
50 di questi 175 sono stati venduti a Paul Terrell, che possedeva un primo negozio di informatica a Mountain View, in California, chiamato ByteShop. Terrell era apparentemente scontento del fatto che la macchina fosse arrivata in kit, ma Steve Jobs è riuscito a fare un po’ di magia di marketing convincendolo che poteva trarre profitto vendendoli con gli accessori necessari come un monitor.
Terrell decise di costruire lui stesso alcuni dei kit prima di provare a venderli, ed è qui che entra in gioco la custodia.
“La custodia di legno che ospita questo computer è realizzata in legno di Koa”
affermano le note dell’asta.
“Negli anni ’70, il legno di Koa era abbondante e facilmente accessibile, soprattutto sulla costa occidentale perché era originario delle Hawaii, ma a causa del pascolo del bestiame e del disboscamento estensivo, l’albero di Koa è ora considerato molto più raro e più costoso. Ci sono solo sei esempi noti di case in legno di Koa esistenti, e questa unità è una di queste.”
Un esemplare con case in legno di Koa è stato venduto la scorsa settimana all’asta negli Stati Uniti per 500.000 dollari.
L’Apple-1 è ancora funzionante e ha avuto solo due proprietari:
“È stato originariamente acquistato da un professore di elettronica al Chaffey College di Rancho Cucamonga, in California, che poi lo ha venduto a un suo studente nel 1977 per 650 dollari.”.
L’asta si è tenuta il 9 novembre, comprendeva vari accessori come manuali utente e software Apple su due cassette, e il prezzo di vendita finale è stato di 500.000 dollari. Questo non lo rende il computer più costoso di sempre, e nemmeno il più costoso Apple-1: ne venne venduto uno per 905.000 dollari nel 2014.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha diramato un’allerta critica includendo tre nuove vulnerabilità nel suo catalogo delle minacce informatiche sfruttate (KEV), evidenziand...

Quando si parla di sicurezza informatica, è normale pensare a un gioco costante tra chi attacca e chi difende. E in questo gioco, le vulnerabilità zero-day sono il jackpot per gli hacker criminali. ...

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...