
Venerdì, il presidente degli Stati Uniti D’America Joe Biden è stato intervistato da un giornalista il quale gli ha posto la domanda su cosa pensa delle piattaforme di social media, come Facebook, alla luce della disinformazione COVID-19 e dei contenuti anti-vaccinazione.
In modo schietto, Biden ha detto:
“stanno uccidendo le persone”.
Il 17 luglio, Facebook ha pubblicato un post sul blog in risposta a queste accuse, scritto da Guy Rosen, vicepresidente di Integrity di Facebook, dove ha riportato:
“In un momento in cui i casi di COVID-19 sono in aumento in America, l’amministrazione Biden ha scelto di incolpare una manciata di società di social media americane, mentre i social media svolgono un ruolo importante nella società. E’ chiaro che abbiamo bisogno di un approccio completo per porre fine a questa pandemia. E i fatti, non le accuse, dovrebbero aiutare a informare di questo sforzo”.
Il gigante dei social media ha pubblicato una serie di regole per i contenuti relativi a COVID-19 e vaccini.
Ad esempio, la società vieta i post progettati per la “diffusione attiva e deliberata di malattie trasmissibili”, gli incontri che incoraggiano i partecipanti che hanno COVID-19 o organizzati per interrompere i programmi di vaccinazione e contenuti che negano l’esistenza o la gravità della malattia .
Facebook ha dichiarato che dall’inizio della pandemia, sono stati rimossi oltre 18 milioni di “casi” di disinformazione sul COVID-19 e oltre 167 milioni di contenuti sono stati etichettati come falsi o potenzialmente fuorvianti.
In effetti era successo a Red Hot Cyber quando parlavamo sulla pagina Facebook di mascherine, anche se l’argomento era completamente diverso dal COVID-19.
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