
Dipendenti Infedeli: licenziato, rientra in azienda e resetta 2.500 password all’insaputa dell’azienda
Un impiegato si è dichiarato colpevole di aver hackerato la rete del suo ex datore di lavoro e di aver causato danni per quasi 1 milione di dollari dopo essere stato licenziato. Secondo l’accusa, il trentacinquenne Maxwell Schultz, che aveva perso l’accesso ai sistemi aziendali, si è spacciato per un altro appaltatore e si è così reinfiltrato nella rete aziendale. Gli atti del Dipartimento di Giustizia non menzionano il nome dell’organizzazione, il che è tipico nei casi di malintenzionati. I media locali, citando fonti, hanno riferito che l‘organizzazione potrebbe essere Waste Management, con sede a Houston, ma l’azienda stessa non ha risposto



