Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
Crowdstrike 320×100
La vita umana raggiungerà i 1000 anni! I Nano Robot Origami DNA ci salveranno dal Cancro?

La vita umana raggiungerà i 1000 anni! I Nano Robot Origami DNA ci salveranno dal Cancro?

Redazione RHC : 2 Luglio 2024 16:01

Gli scienziati del Karolinska Institutet in Svezia hanno fatto un passo avanti nella ricerca sul cancro creando nanorobot “origami di DNA” che possono distruggere specificamente le cellule tumorali nei topi. Questa innovazione, descritta nella rivista Nature Nanotechnology , dimostra il potenziale della nanotecnologia nel rivoluzionare il trattamento del cancro e offre speranza per future applicazioni negli esseri umani.

Questa notizia arriva poco dopo l’audace previsione del famoso futurista Raymond Kurzweil, che nel suo ultimo libro, The Singularity is Nearer, pubblicato il 25 giugno, ha predetto che i nanorobot saranno presto in grado di estendere la vita umana fino a 1.000 anni. Kurzweil prevede che entro il 2030 i nanorobot medici consentiranno alle persone di superare i limiti degli organi biologici.

La ricerca svolta dagli degli scienziati del Karolinska

Queste previsioni stanno diventando sempre più reali grazie al lavoro degli scienziati del Karolinska Institutet, che hanno sviluppato nanorobot in grado di trovare e distruggere le cellule tumorali con una precisione senza precedenti, senza intaccare i tessuti sani. Al centro di questo risultato ci sono nanostrutture costruite utilizzando il DNA, chiamate “origami del DNA”. Il design tridimensionale di tali nanorobot consente loro di essere sensibili al pH e di funzionare in modo autonomo.


Rhc Conference Sponsor Program 2

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!
Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference
Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. 
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. 
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

La testa del nanorobot contiene una cavità che nasconde sei ligandi citotossici disposti in un esagono. Questi peptidi sono in grado di legarsi ai recettori della morte sulle cellule tumorali e attivarli. In normali condizioni fisiologiche, come pH 7,4, i ligandi rimangono nascosti, rendendo il nanorobot inerte e innocuo. Tuttavia, a pH 6,5, caratteristico dei tessuti cancerosi, viene attivato il “meccanismo di uccisione” e le strutture del DNA si dispiegano, esponendo i ligandi citotossici. Questi ligandi attivano quindi i recettori della morte sulla superficie delle cellule tumorali, provocando l’apoptosi o la morte cellulare programmata.

La tecnica dell’origami del DNA consente un controllo preciso della disposizione spaziale dei ligandi, garantendo l’attivazione ottimale dei recettori della morte, che è fondamentale per un’efficace uccisione cellulare. Questo livello di precisione nel colpire e attivare i recettori della morte distingue questa tecnologia dai tradizionali trattamenti contro il cancro, che spesso mancano della stessa specificità e possono causare effetti collaterali significativi.

Una nano-struttura a forma di esagono

“Questa nanostruttura peptidica esagonale diventa un’arma letale”ha spiegato il dottor Björn Högberg, professore di biochimica medica e biofisica e autore principale dello studio. “Se fosse usata come medicina, ucciderebbe indiscriminatamente le cellule del corpo, il che sarebbe altamente indesiderabile. Per aggirare questo problema, abbiamo nascosto l’arma all’interno di una nanostruttura di DNA.”

I nanorobot, costituiti da pochi nanometri, possono svolgere compiti specifici all’interno del corpo a livello molecolare. In questo caso i nanorobot sono dotati di sensori e agenti biochimici in grado di riconoscere e attaccare le cellule tumorali. L’uso del DNA per creare nanorobot garantisce che siano biocompatibili, consentendo loro di muoversi nel corpo senza causare reazioni negative.

Una volta introdotti nel corpo, i nanorobot origami di DNA viaggiano attraverso il sistema circolatorio, rilevando le cellule tumorali in base al livello di acidità caratteristico dei tumori maligni. Una volta raggiunto l’obiettivo, i nanorobot rilasciano un agente terapeutico che provoca la morte cellulare e distrugge efficacemente le cellule tumorali.

Test altamente promettenti. Ridotto il tumore del 70%

Nei test sperimentali su topi con tumori al seno umano, i nanodispositivi hanno dimostrato una significativa riduzione della crescita del tumore, ottenendo una riduzione fino al 70%. Questo impressionante successo apre la strada a ulteriori ricerche e possibili sperimentazioni cliniche sugli esseri umani.

Le potenziali implicazioni di questa tecnologia sono profonde. I nanorobot origami di DNA potrebbero rivoluzionare i trattamenti contro il cancro offrendo un’alternativa più mirata e meno invasiva ai metodi attuali. La capacità di colpire con precisione le cellule tumorali risparmiando i tessuti sani potrebbe aprire nuove possibilità per la terapia del cancro, rendendola più efficace e meno dannosa rispetto a metodi come la chemioterapia e le radiazioni.

Inoltre, i principi alla base di questa tecnologia potrebbero essere applicati ad altre malattie in cui la morte cellulare mirata è benefica, come alcune malattie autoimmuni e le infezioni virali. La versatilità e la programmabilità dell’origami del DNA lo rendono un potente strumento nello sviluppo di trattamenti medici avanzati.

Ma ci vorrà ancora del tempo

Nonostante i risultati promettenti, gli scienziati avvertono che rimangono diverse sfide prima che la tecnologia possa essere ampiamente utilizzata nella pratica clinica. Questi includono la garanzia della stabilità e della longevità dei nanorobot nel corpo umano, l’aumento della produzione di queste nanostrutture e test rigorosi per individuare effetti collaterali inattesi.

Ora dobbiamo indagare se questo funziona in modelli di cancro più avanzati che sono più simili alla vera malattia umana”, ha spiegato il dottor Yang Wang, coautore dello studio e ricercatore del Dipartimento di biochimica medica e biofisica del Karolinska Institutet. “Dobbiamo anche scoprire quali effetti collaterali ha questo metodo prima che venga testato sugli esseri umani.”

Gli scienziati intendono inoltre esplorare la possibilità di creare nanorobot origami di DNA più mirati in grado di legarsi esclusivamente a determinati tipi di cancro. Ciò può essere ottenuto modificando la disposizione delle proteine ​​o dei peptidi sulla superficie del dispositivo.

In caso di successo, questa tecnologia potrebbe rappresentare una svolta nel campo dell’oncologia, fornendo un nuovo strumento altamente efficace per combattere uno dei problemi più persistenti dell’assistenza sanitaria.

Questa svolta potrebbe anche essere l’inizio di molte nanotecnologie che porteranno al futuro previsto da Raymond Kurzweil, in cui la sopravvivenza umana non sarà più limitata dai limiti biologici.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cisco risolve vulnerabilità critiche in ASA, DTD e Unified Contact Center Express
Di Redazione RHC - 06/11/2025

Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appl...

Immagine del sito
Notepad++ sotto attacco! Come una DLL fasulla apre la porta ai criminal hacker
Di Manuel Roccon - 05/11/2025

Nel mese di Settembre è uscita una nuova vulnerabilità che riguarda Notepad++. La vulnerabilità è stata identificata con la CVE-2025-56383 i dettagli possono essere consultati nel sito del NIST. L...

Immagine del sito
Pericolo per gli utenti OneDrive: le DLL infette si nascondono nei file condivisi
Di Redazione RHC - 05/11/2025

Gli aggressori stanno utilizzando una tecnica avanzata che implica il caricamento laterale di DLL tramite l’applicazione Microsoft OneDrive. In questo modo riescono ad eseguire codice malevolo senza...

Immagine del sito
Furto del Louvre: Windows 2000 e Windows XP nelle reti oltre che a password banali
Di Redazione RHC - 04/11/2025

I ladri sono entrati attraverso una finestra del secondo piano del Musée du Louvre, ma il museo aveva avuto anche altri problemi oltre alle finestre non protette, secondo un rapporto di audit sulla s...

Immagine del sito
Trump non vuole esportare i chip Nvidia. La Cina risponde: “Tranquilli, facciamo da soli”
Di Redazione RHC - 04/11/2025

Reuters ha riferito che Trump ha detto ai giornalisti durante un’intervista preregistrata nel programma “60 Minutes” della CBS e sull’Air Force One durante il viaggio di ritorno: “I chip pi�...