Redazione RHC : 19 Aprile 2025 08:47
L’imageboard di 4chan è praticamente inattivo da lunedì sera (14 aprile), apparentemente a causa di un attacco hacker. I membri dell’imageboard Soyjak party (noto anche semplicemente come The Party) sostengono di essere gli artefici dell’attacco hacker.
Per dimostrare la loro tesi, i membri del Party hanno pubblicato screenshot dei pannelli di amministrazione, di un forum /qa/ ripristinato e di uno scomparso, modelli per bannare gli utenti e un elenco di indirizzi email che si ritiene appartengano agli amministratori, ai moderatori e ai “custodi” (mod meno privilegiati che aiutano a mantenere puliti i forum) di 4chan.
“Stasera è stata una serata speciale per molti di noi del soyjak party. Oggi, 14 aprile 2025, un hacker che era nel sistema 4chan da oltre un anno ha eseguito un’operazione soyclipse, ha riaperto /qa/, ha esposto informazioni personali dei dipendenti di 4chan e ha fatto trapelare codice dal sito”, riferisce Chud, membro del Party. “Nel tentativo di affrontare le conseguenze, gli amministratori di 4chan hanno chiuso tutti i server, ma ci sono segnalazioni non confermate che i server siano già completamente compromessi e non saranno in grado di funzionare per un po’ di tempo.”
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Nello stesso thread, Chud ha condiviso diversi screenshot che mostrano come un hacker abbia avuto accesso ai pannelli amministrativi e agli strumenti dello staff di 4chan.
Grazie a questi strumenti è stato possibile scoprire la posizione e l’indirizzo IP di qualsiasi utente, ricostruire o riavviare tutte le bacheche di 4chan, accedere ai registri, visualizzare le statistiche del sito e gestire il database utilizzando phpMyAdmin.
Gli hacker non hanno rivelato come esattamente è stato ottenuto con l’accesso ai sistemi di 4chan. Si ritiene che la risorsa possa essere stata hackerata perché utilizzava una versione obsoleta di PHP risalente al 2016 e vulnerabile a diversi problemi.
Attualmente, 4chan a volte si carica in modalità testo, ma il più delle volte non funziona affatto e mostra errori di timeout di Cloudflare.
4chan è nato nel 2003 come un semplice imageboard dedicato principalmente agli appassionati di anime e cultura giapponese, creato da un giovane americano conosciuto online come “moot” (Christopher Poole). In breve tempo, però, il sito si è trasformato in qualcosa di molto più grande: una fucina caotica di meme, ironia dissacrante, contenuti NSFW e iniziative virali. Il forum, completamente anonimo, permetteva a chiunque di postare senza registrazione, contribuendo alla nascita di una sottocultura libera, imprevedibile e a volte profondamente disturbante, che avrebbe plasmato per anni l’estetica e la narrazione di Internet.
Tra i vari board, il più famoso (e famigerato) era /b/, una sezione dedicata al “random” dove ogni regola veniva costantemente infranta. Fu proprio lì che nacque Anonymous, il collettivo senza volto né leader, formato da utenti stanchi della censura, della manipolazione e del potere centralizzato. Il nome “Anonymous” derivava infatti dal fatto che ogni post di chi non era registrato appariva con quella firma. Da quella base, un numero crescente di utenti cominciò a pensare e agire come una mente collettiva, lanciando campagne, scherzi e – soprattutto – operazioni che avrebbero avuto un impatto globale.
Una delle prime operazioni storiche fu “Project Chanology” nel 2008, una protesta su scala mondiale contro la Chiesa di Scientology, accusata di censura dopo aver cercato di rimuovere un video imbarazzante di Tom Cruise da Internet. Anonymous rispose con attacchi DDoS, prank telefonici, sit-in davanti alle sedi della chiesa e video-manifesti divenuti iconici. L’operazione segnò il passaggio da semplici trollate online ad azioni coordinate e ideologicamente cariche, spesso legate alla difesa della libertà di espressione e alla lotta contro le istituzioni percepite come oppressive.
Negli anni successivi seguirono numerose operazioni, tra cui “Operation Payback” contro le aziende che avevano boicottato WikiLeaks, e campagne a supporto della Primavera Araba. Anche se oggi 4chan ha perso molto del suo peso culturale originario, non si può negare che abbia lasciato un’impronta profonda e indelebile nella storia di Internet.
È stato il crocevia tra anonimato, attivismo e creatività virale, dando vita a un movimento che ancora oggi riecheggia in molte forme dell’hacktivismo moderno.
L’azienda cinese Kaiwa Technology, con sede a Guangzhou, ha annunciato l’intenzione di creare il primo “utero robotico” al mondo entro il 2026: una macchina umanoide con un...
Uno strumento Microsoft Web Deploy presenta una falla critica di sicurezza, potenzialmente sfruttata da aggressori autenticati per eseguire codice sui sistemi coinvolti. Si tratta del bug monitorato c...
Secondo quanto riportato dai media, le autorità statunitensi starebbero segretamente inserendo dispositivi di localizzazione in lotti di chip che potrebbero essere dirottati illegalmente verso la...
Una nuova campagna malware per Android sta prendendo di mira i clienti bancari in Brasile, India e Sud-est asiatico, combinando frodi contactless NFC, intercettazione delle chiamate e sfruttamento del...
Google sta testando una nuova funzionalità per migliorare la privacy nella modalità di navigazione in incognito di Chrome su Windows: il blocco degli script in incognito (PrivacySandboxFinge...