
Lunedì mattina, un attacco informatico ha paralizzato i server del Comune di Fabriano, causando l’interruzione di tutti i servizi digitali. I tecnici sono impegnati da oltre 30 ore a valutare i danni e ristabilire le funzionalità.
Si tratta di un attacco ransomware, che ha boccato le infrastrutture IT del comune. L’intervento tempestivo ha permesso di ridurre al minimo i disagi per gli utenti, ma alcuni dati rimangono ancora criptati.
I processo di ripristino potrebbe richiedere ancora diversi giorni.
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“I tecnici – spiega il sindaco Daniela Ghergo – stanno continuando da ieri pomeriggio ad analizzare i documenti amministrativi per verificare quali di essi siano recuperabili. L’attacco, condotto su larga scala, ha interessato tutti i settori e la relativa documentazione, che è stata criptata e quindi resa inutilizzabile. Il lavoro dei tecnici è adesso quello di verificare la possibilità di recuperare quanto danneggiato. Anche secondo la Polizia Postale, saranno necessari giorni per verificare l’entità dei danni. Nel frattempo, grazie al lavoro senza sosta degli informatici comunali, gli uffici hanno potuto lavorare garantendo i normali servizi agli utenti”, viene riportato da il resto del Carlino.
Lunedì pomeriggio, l’Amministrazione comunale ha comunicato l’accaduto e attivato immediatamente il commissariato e la Polizia Postale di Ancona per le indagini.
La notizia è stata diffusa sul social media Facebook da parte del comune. Le verifiche, condotte dalla Polizia Postale, sono ancora in corso per determinare l’entità del danno e ripristinare rapidamente la documentazione attualmente non accessibile.

“⚠️ ‼️ 𝗗𝗜𝗦𝗦𝗘𝗥𝗩𝗜𝗭𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗔𝗧𝗧𝗔𝗖𝗖𝗢 𝗜𝗡𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗜𝗖𝗢⚠️ ‼️ A causa di un attacco cyber mirato di tipo Ransomware ai server del Comune vericatosi oggi, 29 luglio, potrebbero verificarsi disservizi per gli utenti che accedono al sito istituzionale e alle sezioni dei servizi informatici comunali. Sono in corso tutte le necessarie verifiche, condotte dalla Polizia Postale, per individuare l’entità e la tipologia del danno e ripristinare celermente le funzionalità compromesse. L’utenza sarà aggiornata tramite il sito istituzionale.”
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