Redazione RHC : 16 Luglio 2021 07:48
La risoluzione del Consiglio per i diritti umani (HRC) sulla “promozione, protezione ed esercizio dei diritti umani su Internet” ha condannato il blocco della rete e la censura online, a seguito della 47a sessione del Consiglio, conclusasi martedì.
L’HRC (Human Rights Council), è un organismo intergovernativo all’interno del sistema delle Nazioni Unite che è composto da 47 Stati, responsabili della promozione e della protezione di tutti i diritti umani in tutto il mondo.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
La risoluzione è stata adottata in relazione al blocco dei social network in Myanmar (una nazione del Sudest asiatico con più di 100 gruppi etnici che confina con l’India), dopo il golpe militare. La Russia è membro dell’HRC e ha votato a favore, considerando anche la realizzazione della rete RUNET, in virtù della legge dell’internet sovrano.
HRC ha invitato gli Stati ad astenersi nel fermare tali pratiche e a garantire che la legislazione nazionale sia in linea con gli obblighi in materia di diritti umani nei confronti della comunità globale, compresa la libertà di opinione, la libertà di espressione su Internet e il diritto all’assemblea pacifica online.
Inoltre, il Consiglio ha condannato i casi di violazione dei diritti umani nell’esercizio dei diritti dei cittadini e delle libertà fondamentali su Internet, invitando gli Stati a garantire questo diritto e a creare un meccanismo efficace per proteggere dalle violazioni delle libertà che devono essere garantite.
Ricordiamo che le interruzioni di Internet in interi paesi sono avvenute anche a causa di interferenze straniere e gli atti di censura su Internet sono divenuti una pratica regolare delle società proprietarie di social network; in Russia, nel 2020 sono stati rivelati più di 50 di questi casi.
La Russia ha costantemente sostenuto l’introduzione del “governo di Internet” nella sfera del diritto internazionale, avvalendosi delle capacità dell’ONU e, prima di tutto, dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU). Nel 2020, la Russia ha proposto di nominare l’ITU come struttura delle Nazioni Unite responsabile dello sviluppo di nuovi standard di governance di Internet.
Nel 2012 l’HRC ha anche adottato una risoluzione sui diritti umani su Internet.
Questo documento dichiara, in particolare, che “gli stessi diritti che una persona ha in un ambiente offline dovrebbero essere tutelati anche in un ambiente online”.
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che si ve...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertigino...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove vulne...
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...
Le aziende italiane che utilizzano piattaforme di telefonia online (VoIP) basate su software open-source come Asterisk e Vicidial, si affidano a questi sistemi per contattare quotidianamente i cittadi...