
Redazione RHC : 2 Agosto 2025 08:04
Google ha iniziato a indicizzare le conversazioni di ChatGPT che gli utenti condividono tramite il pulsante “Share“. Il problema è venuto alla luce per la prima volta grazie a un’inchiesta giornalistica di Fast Company, che ha rivelato – attraverso l’utilizzo delle Google Dorks – che nei risultati di ricerca di Google apparivano circa 4.500 conversazioni ChatGPT.
A prima vista (come riporta un post su linkedin di Jean Bonnenfant), per molti questa novità suona come un incubo per la privacy: le proprie domande, riflessioni o perfino idee di business rischiano di diventare pubbliche e ritrovarsi visibili nei risultati di ricerca. Tuttavia, guardando più in profondità, questa mossa potrebbe trasformarsi in una rivoluzione per il mondo del digital marketing, offrendo opportunità senza precedenti in ottica SEO e content marketing.
Chiunque abbia mai lavorato nel marketing digitale conosce l’importanza della search intent: capire cosa cercano davvero gli utenti, quali problemi vogliono risolvere e quali domande si pongono. Fino a ieri, per scoprirlo si utilizzavano strumenti di keyword research, forum, social media e interviste dirette.

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference! Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Ora, grazie a questa indicizzazione, basta cercare su Google usando la formula site:chatgpt.com/share seguita da una parola chiave per scoprire le domande reali che le persone stanno ponendo a un’intelligenza artificiale su un determinato tema.
Questo è un vero e proprio tesoro nascosto di ricerche di mercato gratuite: centinaia, migliaia o addirittura milioni di conversazioni che rivelano dubbi, paure e curiosità del pubblico. È come accedere direttamente alla parte più spontanea e intima dei processi di ricerca, senza filtri e senza la timidezza che talvolta blocca gli utenti sui social o nei forum pubblici.
Ma non finisce qui. Per chi crea contenuti, queste conversazioni sono una miniera d’oro: domande che nessuno ha ancora trattato, problemi troppo specifici per emergere dai tradizionali tool SEO, o curiosità che le persone non osano chiedere apertamente in pubblico. Tutto questo materiale può diventare fonte di articoli, video, podcast e post social estremamente mirati e utili per il proprio pubblico.
In pratica, si sta creando una sorta di database pubblico di conversazioni AI-utente: un nuovo tipo di contenuto generato dagli utenti (UGC) che racconta in modo diretto le esigenze reali delle persone. Le aziende e i brand che sapranno sfruttare per primi questa risorsa potranno ottenere un vantaggio competitivo notevole, anticipando trend, rispondendo a domande non ancora coperte e intercettando nuovi segmenti di pubblico.
Naturalmente, resta il tema della privacy: molti non si rendono conto che, condividendo una conversazione, questa diventa potenzialmente pubblica e indicizzabile. La buona notizia è che OpenAI offre un’opzione per disattivare questa condivisione pubblica semplicemente deselezionando la casella “Share” al momento della condivisione. In ogni caso, questo cambiamento segna l’inizio di una nuova era per il content marketing, dove la voce autentica delle persone che dialogano con l’IA diventa parte integrante del web che tutti possiamo esplorare.
Redazione
La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...

Un nuovo allarme sulla sicurezza nel mondo degli investimenti online viene portato all’attenzione da Paragon sec, azienda attiva nel settore della cybersecurity, che ha pubblicato su LinkedIn un pos...

Un’indagine su forum e piattaforme online specializzate ha rivelato l’esistenza di un fiorente mercato nero di account finanziari europei. Un’entità denominata “ASGARD”, sta pubblicizzando ...

C’è un fenomeno noto ma di cui si parla poco, e che ogni giorno colpisce senza distinzione: la pornografia algoritmica. È una forma di inquinamento semantico che trasforma l’identità digitale i...

Google si avvicina alla presentazione ufficiale di Gemini 3.0, il nuovo modello di intelligenza artificiale destinato a rappresentare uno dei passaggi più rilevanti nella strategia dell’azienda. Se...