
Redazione RHC : 12 Settembre 2025 08:13
Il 9 settembre 2025 sono state individuate due vulnerabilità significative in Microsoft Office, per le quali sono state create patch dedicate; queste vulnerabilità, qualora sfruttate da malintenzionati, permettono l’esecuzione di codice dannoso sui sistemi coinvolti. Le vulnerabilità, identificate come CVE-2025-54910 e CVE-2025-54906, hanno sollevato preoccupazioni per la sicurezza degli utenti, poiché hanno interessato varie versioni della nota suite di produttività.
Considerando che Microsoft reputa poco probabile lo sfruttamento di queste vulnerabilità nello stato attuale, tuttavia, la possibilità di eseguire codice remoto richiede un intervento urgente da parte degli utenti e degli amministratori di sistema. La sicurezza degli utenti è a rischio a causa di tali vulnerabilità.
A causa di tali vulnerabilità, individuate come CVE-2025-54910 e CVE-2025-54906, la sicurezza degli utenti risulta essere a rischio, avendo esse interessato diverse versioni della popolare suite di produttività. Sebbene Microsoft ritenga poco probabile lo sfruttamento di queste vulnerabilità allo stato attuale, l’eventualità di eseguire codice remoto necessita di un intervento tempestivo da parte degli utenti e degli amministratori.
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Le due vulnerabilità presentano differenze sia nei metodi di sfruttamento sia nella loro gravità, essendo una classificata come Critica e l’altra come Importante. La falla più severa, contraddistinta da CVE-2025-54910, risulta essere una vulnerabilità critica causata da un heap buffer overflow.
Questo tipo di vulnerabilità, catalogata come CWE-122, può consentire a un aggressore non autorizzato di eseguire codice arbitrario localmente su una macchina target. Un aspetto particolarmente pericoloso di questa vulnerabilità è che il riquadro di anteprima di Microsoft Office funge da vettore di attacco.
Ciò significa che un aggressore potrebbe potenzialmente attivare l’exploit senza alcuna interazione da parte dell’utente, se non quella di ricevere e visualizzare un file dannoso in una finestra di Explorer. La seconda vulnerabilità, CVE-2025-54906, è classificata come high e deriva da una condizione Use-After-Free, tracciata come CWE-416.
Questa falla consente anche l’esecuzione di codice remoto, ma il suo vettore di sfruttamento differisce significativamente dall’overflow basato su heap. Per sfruttare questa vulnerabilità, un aggressore deve creare un file dannoso e indurre l’utente ad aprirlo tramite ingegneria sociale.
A differenza dell’altra falla, il riquadro di anteprima non è un vettore di attacco per il CVE-2025-54906, il che significa che l’utente deve interagire attivamente con il contenuto dannoso. Questa necessità di interazione da parte dell’utente è una delle ragioni principali del suo livello di gravità inferiore rispetto alla vulnerabilità del riquadro di anteprima.
Microsoft ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per risolvere queste vulnerabilità per la maggior parte dei software interessati. L’azienda consiglia ai clienti di applicare tutti gli aggiornamenti offerti per il software installato sui propri sistemi per garantire una protezione completa.
Le vulnerabilità individuate in Microsoft Office, CVE-2025-54910 e CVE-2025-54906, rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza degli utenti, consentendo potenzialmente l’esecuzione di codice dannoso sui sistemi coinvolti. Sebbene Microsoft consideri poco probabile lo sfruttamento di tali vulnerabilità allo stato attuale, è fondamentale applicare tempestivamente le patch di sicurezza rilasciate per mitigare il rischio.
Redazione
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