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Microsoft compie 50 anni! Dal BASIC all’IA, l’azienda che ha cambiato il mondo

Redazione RHC : 1 Aprile 2025 10:38

Il 4 aprile 2025 Microsoft compie 50 anni: esattamente mezzo secolo fa, gli amici di scuola Bill Gates e Paul Allen fondarono un’azienda che, nel corso di diversi decenni, si è trasformata in una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo. A partire dallo sviluppo di un interprete BASIC per il computer Altair 8800, hanno dato un contributo enorme nel rendere i personal computer un elemento comune della vita quotidiana.

Da BASIC a Windows: tappe fondamentali della crescita

Il primo grande successo arrivò nei primi anni ’80, quando Microsoft creò MS-DOS per i personal computer IBM. Da allora, l’azienda è diventata un attore chiave nel mondo del software. Nel 1985 venne rilasciata la prima versione di Windows, che pose le basi per il dominio duraturo di Microsoft nel mercato dei sistemi operativi.

A febbraio 2025, la quota di Windows sui PC desktop era del 70,5%, mentre il suo concorrente più vicino, macOS, si attestava solo sul 15,8%. Il predominio di Windows ha portato a numerose indagini antitrust e cause legali, ma ciò non ha impedito al sistema di mantenere la sua leadership per decenni.

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Nel 1989, Microsoft lanciò la suite Microsoft Office, che comprendeva Word, Excel e PowerPoint. Quasi immediatamente è diventato lo standard per lavorare con i documenti sui computer di casa e d’ufficio. Nel 2011 è apparsa una versione cloud, Office 365, che consente di lavorare su qualsiasi sistema operativo e si concentra sul modello di abbonamento. Si prevede che entro la fine del 2024 il numero di abbonati a Office 365 salirà a 86,3 milioni, una cifra che dimostra la domanda globale di prodotti Microsoft nel campo delle soluzioni per ufficio.

Non solo successi, ma anche fallimenti

Una storia così lunga non è stata esente da battute d’arresto. Nel 2010, Microsoft ha presentato lo smartphone Kin, pensato per gli amanti dei social network. Tuttavia, appena tre mesi dopo, Verizon ritirò il dispositivo dalla vendita a causa della domanda estremamente bassa e il lancio europeo fu annullato. Kin rientra nell’elenco dei prodotti meno riusciti dell’azienda, insieme al lettore Zune e al dimenticato progetto Portrait, predecessore di Skype.

Una situazione simile si è verificata con il browser Internet Explorer. Un tempo rappresentava fino al 95% degli utenti Internet in tutto il mondo, ma a causa dell’ascesa di Chrome e Firefox, nonché di problemi di sicurezza (PC World ha definito IE6 “il programma meno sicuro al mondo”), la sua quota è in forte calo. Nel 2022, Microsoft ha definitivamente abbandonato Internet Explorer, affidandosi al nuovo browser Microsoft Edge. Tuttavia, a febbraio 2025, Edge deteneva solo una quota del 5,3%, mentre Chrome ne deteneva il 66,3% e Safari il 18%.

Investimenti in cloud e intelligenza artificiale

Negli ultimi anni Microsoft si è impegnata attivamente in due aree principali: le tecnologie cloud e l’intelligenza artificiale. La piattaforma cloud Azure occupa il 21% del mercato globale, seconda solo ad Amazon Web Services con il 30%. Inoltre, l’azienda continua a investire ingenti somme di denaro nell’intelligenza artificiale: secondo i dati relativi al periodo compreso tra luglio 2024 e luglio 2025, l’importo degli investimenti ha superato gli 80 miliardi di dollari.

La partnership di Microsoft con OpenAI ha attirato ancora più attenzione sulla società, ma nel 2025 una startup cinese chiamata DeepSeek ha fatto inaspettatamente il suo ingresso, riuscendo a creare un modello di intelligenza artificiale competitivo con un investimento notevolmente inferiore. Tuttavia, Microsoft rimane uno degli attori più influenti nella corsa globale all’intelligenza artificiale, utilizzando la sua tecnologia e la sua infrastruttura per creare nuovi prodotti e servizi basati sull’apprendimento automatico, dalle chat integrate nella ricerca Bing agli strumenti aziendali per i clienti aziendali.

Dall’entusiasmo alle vette dell’industria

Oggi la capitalizzazione di mercato di Microsoft è di 2,9 trilioni di dollari, il che la rende la terza azienda pubblica in termini di valore, dopo Apple e Nvidia. Nel corso dei suoi cinque decenni di esistenza, Microsoft ha attraversato molti cambiamenti interni: il trasferimento da Albuquerque a Seattle, la partenza di Paul Allen, un cambio nella dirigenza, il lancio di servizi popolari come Xbox Live e Skype e importanti acquisizioni tra cui LinkedIn e GitHub.

Nata dal sogno di due amici di scuola, Microsoft è diventata simbolo del progresso tecnologico e del potere aziendale, evolvendosi dall’era del PC ai servizi cloud e all’intelligenza artificiale. E a giudicare dai piani e dagli investimenti su larga scala in nuove tecnologie, la società non ha intenzione di fermarsi.

Partnership, acquisizioni e nuove direzioni

Negli ultimi decenni Microsoft ha concluso molti accordi di alto profilo. Nel 2016 la società ha acquisito il social network LinkedIn per 26,2 miliardi di dollari e nel 2018 la piattaforma per sviluppatori GitHub. Ancora prima, c’era stata l’acquisizione storica di Skype, che aveva rafforzato la posizione di Microsoft nel settore dei servizi di comunicazione. Inoltre, l’acquisto degli studi Minecraft (Mojang) e Bethesda (parte di ZeniMax Media) è diventato un asset di gioco significativo, il che ha aumentato l’interesse dell’azienda nel segmento dei videogiochi.

Lanciata nel 2001, la divisione gaming Xbox è diventata uno dei maggiori generatori di fatturato e motori dell’innovazione di Microsoft. Sono comparsi i servizi di cloud gaming (Xbox Cloud Gaming) e la piattaforma Xbox stessa, insieme a Windows, forma un intero ecosistema per sviluppatori e giocatori.

Evoluzione della cultura aziendale

Microsoft ha attraversato diverse fasi di trasformazione della sua cultura e della sua gestione. Nel 2000, Bill Gates si dimise dall’incarico di CEO, cedendo il testimone a Steve Ballmer, che promosse attivamente i prodotti nel segmento aziendale e nel mercato dei consumatori. Successivamente, nel 2014, Satya Nadella è diventato CEO, sottolineando l’importanza delle soluzioni cloud, dell’intelligenza artificiale e della multipiattaforma. Sotto la sua guida, l’azienda si è allontanata dalla strategia “Windows first” e si è concentrata sul concetto di “cloud e mobilità”, rafforzando le aree correlate.

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