
Microsoft ha riconosciuto che un attacco DDoS su larga scala è stato la causa di gravi interruzioni dei suoi servizi cloud all’inizio di giugno. Le problematiche hanno interessato applicazioni popolari come Outlook , OneDrive e Azure Cloud. L’attacco è stato effettuato da un misterioso gruppo di hacktivisti chiamato Anonymous Sudan .
Un attacco DDoS (dall’inglese distribuito denial-of-service) è un tipo di attacco informatico in cui gli aggressori cercano di sovraccaricare un sito o un servizio con un gran numero di richieste inutili al fine di renderlo inaccessibile agli utenti reali. Tali attacchi vengono spesso utilizzati per destabilizzare grandi aziende o organizzazioni.
In un post sul blog pubblicato venerdì sera, Microsoft ha fornito i dettagli di quanto accaduto.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La società ha affermato che a partire dall’inizio di giugno 2023, ha registrato un picco di traffico rispetto ad alcuni dei suoi servizi, con conseguenti interruzioni temporanee. La società ha immediatamente aperto un’indagine e ha scoperto che dietro l’attacco c’è una minaccia che Microsoft chiama Storm-1359.
Microsoft non ha rivelato chi sia Storm-1359 o come siano collegati ad Anonymous Sudan.
Tuttavia, la società ha affermato che questo gruppo ha accesso a un gran numero di botnet e strumenti che gli consentono di lanciare attacchi DDoS da vari servizi cloud e proxy aperti. Secondo Microsoft, lo scopo del gruppo è la destabilizzazione e la pubblicità. L’attacco a Microsoft 365 ha raggiunto con successo questi obiettivi poiché ha colpito milioni di utenti in tutto il mondo.
Microsoft ha affermato di aver rafforzato la protezione dei suoi servizi contro tali attacchi. In particolare, l’azienda ha installato Azure Web Application Firewall (WAF), progettato per proteggere le applicazioni a livello 7 (applicazione) da vari tipi di attacchi informatici. La società ha inoltre esortato i suoi clienti a essere vigili e rimanere sintonizzati per gli aggiornamenti di sicurezza.
Il 9 giugno si è saputo che Microsoft stava indagando su un’interruzione piuttosto lunga che impediva ai clienti di accedere al servizio di file hosting su cloud OneDrive in tutto il mondo. Un gruppo di criminali informatici noto come Sudan Anonymous ha rivendicato la responsabilità dell’incidente.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

VulnerabilitàÈ stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…
CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…