
Redazione RHC : 12 Settembre 2025 09:22
Un nuovo annuncio comparso in un forum underground solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati dei cittadini italiani. L’utente con nickname krektti ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso e i database del Comune di Firenze, per la cifra di 1.500 dollari.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.

Nel messaggio pubblicato poche ore fa, il venditore specifica:
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Se i dati fossero autentici, sarebbero altamente sensibili e appetibili per attività criminali come frodi, furti d’identità o attacchi di social engineering mirati.
Nel contesto dei forum underground, la reputazione è un elemento fondamentale che determina la credibilità e l’affidabilità di un venditore. L’utente krektti, autore del post, risulta avere un livello di reputazione elevato all’interno della piattaforma (81 punti) e lo status di “GOD”, segno che ha già effettuato numerose interazioni con successo nella community.
Questo non certifica automaticamente l’autenticità dei dati messi in vendita, ma rappresenta un segnale importante: in ambienti cybercriminali, una buona reputazione riduce il rischio per gli acquirenti di cadere in truffe e rende più probabile che l’autore sia realmente in possesso del materiale offerto. Di conseguenza, gli annunci di krektti vengono percepiti con maggiore serietà rispetto a quelli di venditori alle prime armi o con scarsa affidabilità.

Al momento, non esistono comunicati stampa o note ufficiali da parte del Comune di Firenze o delle autorità competenti. Non è quindi possibile stabilire se si tratti di una reale violazione, di una frode (con dati falsi o riciclati da altre fonti) o di un tentativo di trarre profitto sfruttando l’effetto annuncio.
È interessante notare che lo stesso utente, solo nella giornata di ieri, aveva pubblicato un altro annuncio relativo al Comune di Canegrate, in provincia di Milano. Anche in quel caso sosteneva di aver ottenuto accesso ai sistemi e ai dati anagrafici. Questa sequenza di post fa sorgere spontanee alcune domande: perché concentrare l’attenzione sull’Italia?
Il comportamento osservato richiama quello degli Initial Access Broker (IAB): attori che si specializzano nel penetrare reti e sistemi, per poi rivendere l’accesso o i dati a gruppi più organizzati, ad esempio operatori di ransomware.
In questo caso, krektti potrebbe non avere alcun interesse diretto a sfruttare i dati, ma solo a monetizzare la compromissione vendendo il “pass” a qualcun altro.
La presunta violazione al Comune di Firenze, insieme al precedente annuncio riguardante Canegrate, rafforza l’idea che l’Italia sia sempre più attenzionata nei mercati cybercriminali. Anche se non ci sono conferme ufficiali, la sola pubblicazione di questi annunci dovrebbe spingere enti locali e istituzioni a rafforzare i propri sistemi di difesa e ad avviare monitoraggi preventivi.
Redazione
Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...