Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

REvil chiede un riscatto per un attacco DDoS. Probabile fenomeno di emulazione

Redazione RHC : 30 Maggio 2022 07:20

Akamai, un fornitore di servizi cloud, ha dichiarato che una società alberghiera che è un cliente dell’azienda, è stata oggetto di un attacco DDoS. L’attacco ha ricevuto attenzione a causa di un messaggio che richiedeva un pagamento, inviato da un gruppo di hacker chiamato REvil.

“Gli aggressori cercano di sovraccaricare il sito attaccando con ondate di richieste HTTP/2 GET con metodi di busting della cache. Le richieste contengono richieste di pagamento incorporate, un indirizzo di portafoglio bitcoin”

ha affermato la società.


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Gli aggressori chiedono non solo un riscatto alla vittima, ma anche la completa cessazione delle attività in tutto il paese, affermando che l’attacco continuerà fintanto che le richieste monetarie e politiche non saranno soddisfatte.

Le richieste politiche non sono caratteristiche di REvil

Tuttavia, alcuni esperti ritengono che la situazione nel mondo potrebbe influenzare il comportamento dei ransomware che attaccano le infrastrutture critiche dell’Occidente.

Anche il rapporto di Akamai non conferma l’autenticità del gruppo. Ad esempio, il numero del portafoglio bitcoin utilizzato dagli aggressori non sembra avere una connessione con REvil

I ricercatori della sicurezza informatica hanno notato che tracce di REvil appaiono in alcuni attacchi, ma questa non è una prova diretta del ritorno del gruppo originale nell’arena dei criminali informatici.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Gli Exploit per Citrix Bleed2 sono online! Aggiornare immediatamente, la caccia è iniziata

Il CERT-AgID recentemente aveva avvertito che molte istanze pubbliche non sono ancora state aggiornate e tra queste 70 sono relative a banche, assicurazioni e pubbliche amministrazioni italiane. Ora l...

La suite Shellter Elite utilizzata dai Red Team per il bypass degli EDR, ora viene usata dal cybercrime

Shellter Project, produttore di un downloader commerciale per bypassare i sistemi antivirus ed EDR, ha segnalato che gli hacker stanno utilizzando il suo prodotto Shellter Elite per gli attacchi. Ques...

Il Cyberpandino è pronto per il Mongol Rally 2025: RHC tifa per voi ragazzi! A tutto GAS digitale!

Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi ...

Arriva 123 Stealer! 120 dollari al mese in abbonamento, per rubare qualsiasi dato riservato

Un nuovo infostealer emerge dalle underground criminali e il suo nome è “123 | Stealer”. L’autore di questo software è un hacker che si nasconde sotto lo pseudonimo di k...

Ha 13 anni e ha hackerato Microsoft Teams! La storia di Dylan, uno tra i più giovani bug hunter

A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza...