Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Sarai disposto a spendere 3.500 dollari per un iPhone? Donald Trump sfida di nuovo Apple

Redazione RHC : 25 Maggio 2025 08:58

Donald Trump sfida di nuovo Apple. Venerdì ha chiesto all’azienda di spostare la produzione dell’iPhone negli Stati Uniti, minacciando una tariffa del 25 percento se i dispositivi avessero continuato a essere assemblati all’estero. Anche la Samsung è rimasta coinvolta nel fuoco incrociato; i dazi potrebbero colpire tutti i produttori che vendono smartphone sul mercato americano.

In una conferenza stampa, Trump ha affermato di aver avvisato tempo fa Tim Cook che gli iPhone venduti negli Stati Uniti avrebbero dovuto essere assemblati localmente, non in India o altrove. Altrimenti c’è un altro problema. Il problema è che Apple sta aumentando attivamente la produzione in India: il CEO dell’azienda ha annunciato di recente che la maggior parte degli iPhone venduti negli Stati Uniti arriveranno presto da lì.

Da un punto di vista economico, le richieste di Trump appaiono dubbie. Wedbush Securities stima che il 90% dell’assemblaggio degli iPhone avvenga ancora in Cina e che spostare anche solo il 10% di questa filiera negli Stati Uniti costerebbe ad Apple 30 miliardi di dollari e richiederebbe almeno tre anni. E per avviare una produzione su vasta scala in America saranno necessarie decine di migliaia di ingegneri specializzati, personale di cui gli USA semplicemente non dispongono. Steve Jobs lo aveva sottolineato già nel 2010 e il suo punto di vista è stato poi sostenuto da Tim Cook.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

L’attuale struttura dell’offerta consente all’azienda di mantenere il prezzo dell’iPhone intorno ai 1.000 dollari, ma se la produzione venisse completamente spostata negli Stati Uniti, questo prezzo potrebbe triplicare, arrivando a 3.500 dollari a dispositivo. Ecco perché gli analisti definiscono l’idea degli “iPhone americani” un sogno irrealizzabile.

Tuttavia, Apple sta cercando di ammorbidire la retorica di Trump. All’inizio di quest’anno, l’azienda ha annunciato un massiccio investimento da 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Il denaro sarà destinato all’apertura di un nuovo centro di assemblaggio server a Houston, all’ampliamento dei data center e allo sviluppo dei contenuti di Apple TV+ in 20 stati. Ciò include il supporto a progetti nel campo dell’intelligenza artificiale con il marchio Apple Intelligence.

A differenza di Apple, Samsung ha abbandonato la Cina da tempo. La produzione principale del colosso coreano è concentrata in Vietnam, India, Corea del Sud e Brasile. Tuttavia, se venisse adottata una nuova legge, anche lei dovrà adattarsi.

Non è ancora chiaro se Apple scaricherà i costi sui consumatori. Gli esperti ritengono che se la tariffa rimane al di sotto del 30%, l’azienda sarà in grado di assorbirla. Ma se si supera questa soglia, l’aumento dei prezzi degli iPhone negli Stati Uniti è quasi inevitabile. E dato il possibile aumento dei prezzi in autunno, la situazione è anche politicamente esplosiva.

Vale la pena notare che questa non è la prima volta che l’amministrazione Trump impone sanzioni alle aziende tecnologiche. Misure simili hanno già colpito in passato aziende cinesi, con gravi conseguenze per il mercato IT globale. Nel frattempo, le restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti hanno già dimostrato quanto rapidamente possano crollare le azioni dei giganti della tecnologia quando l’accesso ai mercati chiave è minacciato.

Gli analisti sottolineano inoltre che una politica del genere potrebbe aggravare i conflitti commerciali nel settore tecnologico, dato che Apple si trova già ad affrontare una crescente pressione normativa sia in patria che all’estero.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Intelligenza Artificiale: Come stiamo diventando più stupidi, in modo meraviglioso!

Sullo sfondo della diffusa popolarità degli assistenti AI generativi che promettono di creare codice funzionante per tutti basato su una semplice descrizione in linguaggio naturale, il team ...

Arriva KaliGPT! Ora l’hacking etico è diventato veramente alla portata di tutti?

Da tempo circolano modelli di intelligenza artificiale pensati per accelerare le attività di hacking, sia nel mondo underground che in contesti più legittimi e visibili. Kali GPT, un modello...

GhostSec: Azienda Italiana Commissiona Attacco Informatico Al Governo Macedone

GhostSec, noto collettivo di hacktivisti, ha recentemente rivelato dettagli su un’operazione controversa che coinvolge un’azienda italiana e obiettivi governativi macedoni. In un’...

Un Database AT&T da 3GB viene Venduto nel Dark Web: 73 Milioni di Record a Rischio

Negli ultimi giorni, su due noti forum underground specializzati nella compravendita di dati trafugati e metodi fraudolenti, sono comparsi dei post separati (ma identici nel contenuto), riguardanti un...

Non fidarti del codice prodotto dalle AI! Un bug Giurassico del 2010 infetta anche GPT-4

E se le intelligenze artificiali producessero del codice vulnerabile oppure utilizzassero librerie e costrutti contenenti bug vecchi mai sanati? Si tratta di allucinazione o apprendimento errato? Una ...