Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Sei depresso? Ora sarà semplice saperlo per le AI, dai post sui Social Setwork

Redazione RHC : 31 Marzo 2024 16:39

Un recente studio pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences ha scoperto che l’intelligenza artificiale (AI) è in grado di rilevare segni di depressione sulla base dei post degli utenti sui social media. 

Tuttavia, c’è un piccolo problema: l’algoritmo per determinare la depressione si è rivelato un po’ razzista, poiché funziona in modo efficace solo per gli americani bianchi, mentre l’analisi dei resoconti dei loro connazionali neri ha mostrato indicatori molto meno accurate.

Il modello di intelligenza artificiale utilizzato era più di tre volte meno predittivo della depressione tra gli utenti neri di Facebook rispetto agli utenti bianchi, hanno riferito i ricercatori. Gli autori dello studio sottolineano che la razza viene spesso trascurata nelle valutazioni della salute mentale basate sulla lingua, ma i risultati suggeriscono che non dovrebbe essere così.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?

Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Gli psicologi hanno già scoperto che l’uso frequente di pronomi in prima persona e di alcune categorie di parole, come i termini autoironici, è associato ad un aumento del rischio di depressione.

Il nuovo studio ha utilizzato uno strumento di intelligenza artificiale specializzato per approfondire i post sui social media pubblicati da 868 volontari, metà dei quali erano bianchi e l’altra metà neri. Altre caratteristiche, come età e sesso, erano le stesse per tutti i partecipanti.

Inoltre, tutti i partecipanti sono stati selezionati utilizzando un questionario validato utilizzato dagli operatori sanitari per lo screening della depressione. Si è scoperto che l’associazione tra depressione e uso dei pronomi “io”, autocritica e sentimenti di isolamento è stata osservata esclusivamente tra i bianchi.

Sharath Chandra Guntaku, coautore dello studio, ha espresso sorpresa per il fatto che le associazioni linguistiche trovate in precedenza non si applicassero a tutti i pazienti. Ha sottolineato che, sebbene i dati dei social media non possano essere utilizzati per diagnosticare con precisione la depressione, possono essere utili per valutare il rischio in individui o gruppi.

Un altro studio del team di Guntaku, condotto in precedenza, ha analizzato il linguaggio nei post sui social media durante la pandemia di COVID-19, e ha mostrato l’importanza di tali dati per valutare la salute mentale della società.

Brenda Curtis del National Institute on Drug Abuse degli Stati Uniti, che ha lavorato allo studio, ha osservato che il linguaggio che indica la depressione sui social media può fornire agli operatori sanitari informazioni sulla potenziale interruzione del trattamento e sulla ricaduta in un paziente con disturbo da uso di sostanze.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Cosa sono le Google dorks? Scopriamole assieme
Di Massimiliano Brolli - 27/09/2025

Le Google dorks, sono diventate sinonimo di hacking, che può essere appreso da qualsiasi utente del World Wide Web. Anche se il termine si concentra su Google, ci sono alcuni comandi che funzionano a...

Identità digitali italiane in vendita: pacchetti KYC a 300 dollari sul Dark Web
Di Redazione RHC - 27/09/2025

Recentemente, un avviso sul noto forum underground “DarkForum” ha riacceso i riflettori sul crescente e pericoloso mercato della compravendita di documenti d’identità rubati o falsificati. L’...

Due bug critici in Cisco ASA e FTD: score 9.9 e rischio esecuzione di codice remoto
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Cisco ha reso note due vulnerabilità critiche che interessano i propri firewall Secure Firewall Adaptive Security Appliance (ASA) e Secure Firewall Threat Defense (FTD), oltre ad altri prodotti di re...

Linux balla la samba… ma cade in una race condition. Una falla critica minaccia il kernel
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Il ricercatore Nicholas Zubrisky di Trend Research ha segnalato una vulnerabilità critica nel componente ksmbd del kernel Linux che consente ad aggressori remoti di eseguire codice arbitrario con i m...

Criptovalute, ransomware e hamburger: la combo fatale per Scattered Spider
Di Redazione RHC - 25/09/2025

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la polizia britannica hanno incriminato Talha Jubair, 19 anni, residente nell’East London, che gli investigatori ritengono essere un membro chiave di...