Redazione RHC : 12 Ottobre 2022 14:25
Toyota Motor Corporation ha avvertito della possibile perdita di informazioni personali dei clienti.
Circa cinque anni fa, è stata erroneamente resa disponibile una chiave di accesso sul GitHub dell’azienda, che consentiva l’accesso ai dati dall’applicazione ufficiale della casa automobilistica T-Connect.
L’app Toyota T-Connect consente ai proprietari di Toyota di collegare il proprio smartphone al sistema di infotainment dell’auto per telefonate, musica, navigazione, integrazione delle notifiche, dati di guida, stato del motore, consumo di carburante e altro ancora.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Come si è scoperto, parte del codice sorgente del sito T-Connect è stato pubblicato accidentalmente su GitHub cinque anni fa e conteneva una chiave di accesso al server in cui erano memorizzati gli indirizzi email dei clienti e i numeri dei gestori.
Di conseguenza, tra dicembre 2017 e il 2022, dei malintenzionati avrebbero potuto accedere alle informazioni di 296.019 clienti Toyota.
Dopo aver scoperto questo problema, Toyota lo ha immediatamente reso privato il repository e due giorni dopo ha cambiato la chiave per accedere al server.
La società sottolinea che questa fuga di notizie non ha influito sui nomi dei clienti, sui dati della loro carta di credito e sui numeri di telefono, poiché questi dati non sono stati affatto archiviati nel database compromesso.
Toyota afferma che l’errore è stato causato da una terza parte addetta allo sviluppo, anche se il nome non è stato divulgato.
La casa automobilistica giapponese scrive che finora non sono stati trovati segni di furto di dati, ma non è da escludere la possibilità che qualcuno abbia comunque avuto accesso al server e abbia rubato le informazioni.
Come abbiamo riportato questa mattina, diversi cavi sottomarini nel Mar Rosso sono stati recisi, provocando ritardi nell’accesso a Internet e interruzioni dei servizi in Asia e Medio Oriente. Micros...
La Commissione Europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro, per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità digitale. L’autorità di regolamentazione ha affermato ...
La cultura hacker è nata grazie all’informatico Richard Greenblatt e al matematico Bill Gosper del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Tutto è iniziato nel famoso Tech Model Railroad Club...
Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno ...
I criminali informatici hanno lanciato una nuova ondata di attacchi che utilizzano file SVG per distribuire pagine di phishing. Gli esperti di VirusTotal hanno segnalato che gli aggressori si spaccian...