Redazione RHC : 11 Ottobre 2025 08:41
Gli hacker hanno iniziato a utilizzare Velociraptor, lo strumento di analisi forense e risposta agli incidenti digitali (DFIR), per sferrare attacchi con i ransomware LockBit e Babuk. I ricercatori di Cisco Talos attribuiscono queste campagne al gruppo Storm-2603, operativo in Cina.
Secondo gli analisti, gli aggressori hanno utilizzato una versione obsoleta di Velociraptor con una vulnerabilità di escalation dei privilegi (CVE-2025-6264 , punteggio CVSS 5,5) per ottenere il controllo completo sui sistemi infetti.
Velociraptor è stato creato da Mike Cohen come strumento DFIR open source e successivamente acquisito da Rapid7 che ne sta sviluppando la versione commerciale. A fine agosto, i ricercatori di Sophos hanno segnalato che gli aggressori stavano già utilizzando questo software per l’accesso remoto. Lo hanno utilizzato per scaricare ed eseguire Visual Studio Code su host infetti, creando un tunnel di comunicazione sicuro con i server C2.
![]() Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo Cisco Talos, l’attacco è iniziato con la creazione di account di amministratore locale sincronizzati con l’ID Entra. Utilizzando questi account, gli aggressori hanno effettuato l’accesso alla console VMware vSphere e hanno stabilito una presenza nell’infrastruttura virtuale.
Hanno quindi installato una versione precedente di Velociraptor, la 0.73.4.0, che conteneva la vulnerabilità CVE-2025-6264, consentendo loro di eseguire comandi arbitrari e assumere il controllo del sistema. Lo strumento è stato riutilizzato anche dopo l’isolamento dell’host, garantendo una presenza persistente sulla rete.
Gli aggressori hanno anche utilizzato comandi smbexec in stile Impacket per avviare programmi da remoto e creare attività pianificate con script batch. Per indebolire la sicurezza, hanno disabilitato i moduli di protezione di Microsoft Defender, incluso il monitoraggio delle attività di file e processi, tramite i criteri di gruppo di Active Directory.
Gli strumenti di rilevamento delle minacce hanno rilevato il ransomware LockBit in esecuzione su computer Windows, ma i file crittografati avevano l’estensione “.xlockxlock“, già riscontrata negli attacchi Warlock.
Sui server VMware ESXi, i ricercatori hanno trovato un binario Linux identificato come Babuk. Un ransomware PowerShell fileless è stato utilizzato per la crittografia di massa dei dati, generando nuove chiavi AES a ogni esecuzione. In precedenza, un altro script PowerShell scaricava documenti per una doppia estorsione, aggiungendo ritardi tra le operazioni per eludere sandbox e sistemi di analisi.
Halcyon ha osservato nella sua ricerca che Storm-2603 è probabilmente collegato ad agenzie governative cinesi ed era precedentemente noto come Warlock e CL-CRI-1040. Il gruppo ha agito come partner di LockBit, combinando i propri strumenti con quelli di ecosistemi di criminalità informatica consolidati.
Cisco Talos ha presentato una serie di indicatori di compromissione, inclusi file scaricati dagli aggressori e tracce di attività di Velociraptor rilevate sui sistemi infetti.
Un’ondata di messaggi di phishing sta colpendo in questi giorni numerosi cittadini lombardi. Le email, apparentemente inviate da una società di recupero crediti, fanno riferimento a presunti mancat...
La scorsa settimana, Oracle ha avvisato i clienti di una vulnerabilità zero-day critica nella sua E-Business Suite (CVE-2025-61882), che consente l’esecuzione remota di codice arbitrario senza aute...
Dal 6 al 9 ottobre 2025, Varsavia è stata teatro della 11ª edizione della European Cybersecurity Challenge (ECSC). In un confronto serrato tra 39 team provenienti da Stati membri UE, Paesi EFTA, can...
Un nuovo annuncio pubblicato su un forum underground è stato rilevato poco fa dai ricercatori del laboratorio di intelligence sulle minacce di Dark Lab e mostra chiaramente quanto sia ancora attivo e...
Tre importanti gruppi di ransomware – DragonForce, Qilin e LockBit – hanno annunciato un’alleanza. Si tratta essenzialmente di un tentativo di coordinare le attività di diversi importanti opera...