
Redazione RHC : 15 Dicembre 2021 14:12
La polizia federale australiana ha rivelato nuove informazioni sull’applicazione An0m che è stata creata dall’FBI per intercettare la corrispondenza dei criminali.
Per la prima volta, l’applicazione è diventata nota nel giugno 2021. È stato creato sotto la supervisione delle forze dell’ordine, ma proposto ai criminali come come un sistema sicuro.
Il messenger è stato quindi distribuito tra i criminali che non sapevano che tutte le loro comunicazioni venivano intercettate dalle forze dell’ordine. L’app funzionava su smartphone Android modificati per eseguire An0m.
Giovedì 9 dicembre, la polizia federale australiana ha rilasciato nuove informazioni su come l’app e gli smartphone su cui funzionava si sono diffusi tra i criminali. In particolare, la polizia ha riportato quattro fatti:
Grazie ad An0m, solo in Australia sono stati eseguiti oltre 700 mandati e 311 persone sono state incriminate.
Inoltre, sono state sequestrate 6,3 tonnellate di droga e 37 milioni di dollari di entrate ottenute illegalmente. Inoltre, sono stati arrestati 993 sospetti in tutto il mondo, sono stati arrestati più di 42 tonnellate di droga e più di 58 milioni di dollari in contanti e criptovalute.
Redazione
Il primo computer quantistico atomico cinese ha raggiunto un importante traguardo commerciale, registrando le sue prime vendite a clienti nazionali e internazionali, secondo quanto riportato dai media...

Il CEO di NVIDIA, Jen-Hsun Huang, oggi supervisiona direttamente 36 collaboratori suddivisi in sette aree chiave: strategia, hardware, software, intelligenza artificiale, pubbliche relazioni, networki...

OpenAI ha presentato Aardvark, un assistente autonomo basato sul modello GPT-5 , progettato per individuare e correggere automaticamente le vulnerabilità nel codice software. Questo strumento di inte...

Analisi RHC sulla rete “BHS Links” e sulle infrastrutture globali di Black Hat SEO automatizzato Un’analisi interna di Red Hot Cyber sul proprio dominio ha portato alla luce una rete globale di ...

Abbiamo recentemente pubblicato un approfondimento sul “furto del secolo” al Louvre, nel quale sottolineavamo come la sicurezza fisica – accessi, controllo ambientale, vigilanza – sia oggi str...