Arriva il "fog computing". L'elaborazione dei dati si sposta tra le nuvole utilizzando Datacenter volanti
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Arriva il “fog computing”. L’elaborazione dei dati si sposta tra le nuvole utilizzando Datacenter volanti

Arriva il “fog computing”. L’elaborazione dei dati si sposta tra le nuvole utilizzando Datacenter volanti

13 Febbraio 2024 11:55

I matematici dell’Università Russa dell’Amicizia dei Popoli (RUDN) hanno sviluppato un concetto innovativo per l’Internet delle cose. Hanno proposto l’uso di droni per l’elaborazione dei dati, che eliminerà la necessità dei tradizionali data center cloud. 

Questo approccio aiuta ad accelerare la rete. Infatti i dati verranno portati dai droni in prossimità degli utenti diminuendo in modo drastico la latenza e aumentando la velocità di accesso ai dati stessi.

Dall’Internet of Things verso il Fog Computing

L’essenza dell’Internet of Things è creare una rete che unisca sia i dispositivi personali degli utenti che i comuni elettrodomestici professionali. Oggi il problema principale è trovare la combinazione ottimale tra funzionalità ed efficienza energetica. Per risolvere questo problema, gli scienziati dell’Università hanno proposto una nuova architettura di rete basata sul principio del fog computing.


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Il fog computing è uno strato intermedio tra i centri cloud remoti e i dispositivi degli utenti finali in cui i dati vengono archiviati ed elaborati. Gli scienziati hanno proposto un approccio innovativo utilizzando i droni per il fog computing. I droni si spostano nei luoghi in cui è richiesta l’elaborazione dei dati, riducendo i tempi di risposta e migliorando l’affidabilità e le prestazioni dell’infrastruttura di rete.

Architettura del fog computing

Bassa latenza tra le nuvole

Rispetto ad una rete IoT tradizionale, l’utilizzo di droni per il fog computing mostra una notevole riduzione della latenza media. Soprattutto quando il numero di nodi della rete è elevato. Ad esempio, in una rete con 500 nodi, il ritardo si riduce di quasi 2 volte. Questo sottolinea l’efficacia dell’approccio proposto. Con una rete di 100 nodi, la differenza è piccola, ma indica comunque i vantaggi dell’utilizzo dei droni per il fog computing.

Ammar Muthanna, dottore in scienze tecniche e direttore del Centro per la modellazione di reti wireless di nuova generazione presso l’Università RUDN, sottolinea che il fog computing è una soluzione promettente che può migliorare significativamente i parametri di rete riducendo la latenza e aumentando la velocità di elaborazione dei dati. 

Si prevede che i droni si sposteranno attivamente per la città svolgendo attività di elaborazione dei dati e verranno adottate tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di tale tecnologia.

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