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Il futuro della mobile cybersecurity: rischi e vantaggi dell’intelligenza artificiale

Il futuro della mobile cybersecurity: rischi e vantaggi dell’intelligenza artificiale

Lara Milani : 5 Aprile 2024 07:07

Negli ultimi anni, strumenti di intelligenza artificiale generativa come Chat GPT e Google Bard sono diventati onnipresenti, consentendo agli utenti di semplificare le proprie attività quotidiane. Tuttavia, come ogni tecnologia, l’intelligenza artificiale porta con sé anche una serie unica di sfide e rischi.

Una delle preoccupazioni più urgenti riguarda la sicurezza informatica. Viviamo in un’epoca in cui le minacce informatiche stanno diventando sempre più sofisticate e gli hacker sfruttano ogni opportunità per cogliere qualsiasi vulnerabilità. L’intelligenza artificiale generativa è stata utilizzata in modo malevolo per creare contenuti dannosi, tra cui e-mail ingannevoli, campagne di phishing e persino app dannose che possono essere trovate anche negli app store ufficiali. Le conseguenze possono variare dalla violazione dei dati alla fuga di informazioni sensibili, presentando notevoli problemi di sicurezza sia per le aziende che per i singoli individui.

Gli utenti mobili, in particolare, si trovano ad affrontare rischi unici a causa della maggiore probabilità di scaricare app dannose o di cadere preda di tentativi di phishing. È fondamentale prestare attenzione e adottare le migliori pratiche per proteggere le informazioni personali e sensibili, come illustrato in questo post (L’Importanza degli aggiornamenti software e dei backup nella sicurezza mobile (redhotcyber.com)). Ma la sicurezza non riguarda solo gli sforzi dei singoli individui. È fondamentale che gli sviluppatori aderiscano a standard e linee guida che sono le basi per la sicurezza delle app mobili. Linee guida come OWASP Mobile Application Security Verification Standard e ISO/IEC 27001 forniscono preziosi consigli e requisiti per garantire che la sicurezza delle app sia adeguata. Utilizzando queste risorse, gli sviluppatori possono rafforzare le app mobili e proteggere i dati degli utenti dalle minacce emergenti.

Le minacce derivanti dall’utilizzo malevolo dell’intelligenza artificiale


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Il rapido progresso della tecnologia dell’intelligenza artificiale ha dato origine a una nuova generazione di minacce informatiche. Gli aggressori ora sfruttano la potenza dell’intelligenza artificiale per realizzare attacchi più sofisticati ed evasivi. Il malware basato sull’intelligenza artificiale, ad esempio, può adattarsi all’ambiente e al device di destinazione, rendendolo eccezionalmente difficile da rilevare e mitigare. Allo stesso modo, l’intelligenza artificiale può essere impiegata negli attacchi di ingegneria sociale, dove genera messaggi di phishing convincenti su misura.

Queste minacce non sono teoriche e non sono più attacchi isolati, rappresentano un trend in crescita nel mondo della cybersecurity.

Il lato positivo dell’intelligenza artificiale nella sicurezza informatica

I vantaggi dell’intelligenza artificiale nell’identificazione e mitigazione delle vulnerabilità in tempo reale sono particolarmente degni di nota. I sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono monitorare e analizzare continuamente le attività delle app mobili, identificando e affrontando rapidamente eventuali anomalie o potenziali rischi per la sicurezza. Questa capacità di mitigazione delle minacce in tempo reale è essenziale per salvaguardare i dati sensibili e garantire l’integrità delle applicazioni mobili.

Best practice per l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle strategie di sicurezza mobile

Quando si integra l’intelligenza artificiale nelle strategie di sicurezza mobile, è necessario valutare diverse considerazioni per garantire l’efficacia e l’esperienza utente ottimali. La selezione di soluzioni di sicurezza basate sull’intelligenza artificiale dovrebbe comportare una valutazione approfondita delle capacità, della scalabilità e della compatibilità della tecnologia con le infrastrutture delle app mobili esistenti.

L’implementazione di misure di sicurezza basate sull’intelligenza artificiale dovrebbe dare priorità all’esperienza dell’utente senza compromettere la sicurezza. Questo equilibrio è fondamentale per garantire che gli utenti possano accedere alle app mobili senza che ne venga compromessa la sicurezza.

Come funziona l’intelligenza artificiale per rilevare le minacce, un esempio

Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono rilevare e rispondere all’evoluzione dei rischi per la sicurezza analizzando modelli, anomalie e comportamento degli utenti. Ciò consente all’intelligenza artificiale di identificare potenziali minacce in tempo reale, consentendo l’implementazione di meccanismi di risposta rapidi ed efficaci. Sfruttando le tecniche di machine learning e deep learning, l’intelligenza artificiale può vagliare grandi quantità di dati per individuare attività sospette e potenziali vulnerabilità all’interno delle applicazioni mobili.

Ad esempio, algoritmi di intelligenza artificiale possono identificare e mitigare le minacce persistenti avanzate (APT) che le misure di sicurezza tradizionali potrebbero aver trascurato. Ciò dimostra la capacità dell’intelligenza artificiale di fornire un approccio alla sicurezza completo e adattivo, rendendola una risorsa inestimabile nella salvaguardia delle applicazioni e dei dispositivi mobili. In conclusione, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella sicurezza delle app mobili offre un approccio multiforme alla salvaguardia delle applicazioni e dei dispositivi mobili. Dal rilevamento delle minacce all’autenticazione sicura e ai meccanismi di difesa proattiva, la tecnologia AI svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare le strategie di sicurezza mobile. Adottando le migliori pratiche e considerazioni sull’integrazione, manager, CTO, CISO e CIO possono sfruttare la potenza dell’intelligenza artificiale per anticipare le mosse degli attaccanti, testare le proprie applicazioni e migliorare la sicurezza mobile mantenendo un’esperienza utente fluida e la conformità normativ

Immagine del sitoLara Milani
Laureata in Mediazione Linguistica e Culturale, nel 2018 ha cominciato il proprio percorso nella comunicazione per l'ambito dell'intelligenza artificiale. Questo l'ha portata ad approfondire i temi dell'innovazione IT e gli aspetti legati alla cybersecurity, arrivando infine a conseguire il Master in Open Innovation Management. È appassionata di geopolitica, con un occhio di riguardo a tutto ciò che riguarda lo sviluppo e l'utilizzo delle nuove tecnologie e delle strategie cyber in questo contesto.

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