
Seacom, operatore africano di infrastrutture sottomarine, ha annunciato il lancio di Seacom 2.0, un sistema di cavi internazionali progettato per collegare Europa, Medio Oriente, Africa e Asia.
Il progetto prevede un tracciato lungo 25.000 chilometri (15.534 miglia), dotato di 48 coppie di fibre ottiche, con 20 punti di atterraggio distribuiti in 15 paesi.
Secondo la società, il nuovo cavo risponde alla domanda crescente di servizi per l’intelligenza artificiale, il cloud e il trasferimento di dati in tempo reale. Seacom dichiara che la rete potrebbe ridurre i costi di connettività fino al 300%, favorendo lo sviluppo di servizi cloud, fintech e dell’ecosistema tecnologico regionale.

Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il percorso pianificato ha inizio a Marsiglia (Francia); attraversa il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso prima di diramarsi in due rami: il primo prosegue verso est fino a Singapore, attraversando India e Pakistan; il secondo serve le coste del Nordafrica, dell’Africa occidentale e dell’Africa meridionale.
Nel comunicato ufficiale il CEO Alpheus Mangale ha definito Seacom 2.0 come “più di un semplice cavo“, sottolineando che l’iniziativa intende consolidare la sovranità digitale della regione e promuovere accesso aperto e integrazione regionale. L’azienda indica come obiettivo la creazione di una rete resiliente, sostenibile e inclusiva.
Dal punto di vista tecnico, Seacom 2.0 è concepito come una infrastruttura ad alta capacità e bassa latenza ottimizzata per i carichi di lavoro dell’intelligenza artificiale. È prevista la trasformazione delle stazioni di atterraggio in veri e propri “nodi di comunicazione dell’intelligenza artificiale”, volti a collegare l’infrastruttura AI sovrana africana ai data center globali.
Il progetto include obiettivi strategici economici e operativi: stimolare la crescita del PIL – sulla scia dell’impatto positivo già osservato da precedenti cavi sottomarini, che hanno contribuito a incrementare il PIL pro capite africano di oltre il 6% – supportare infrastrutture intelligenti (porti abilitati all’IoT, pianificazione urbana basata su AI, edge computing) e potenziare le piccole e medie imprese con connettività di livello aziendale per l’accesso al cloud e ai mercati digitali.
Seacom 2.0 si poggia sulla rete esistente dell’operatore, avviata nel 2009 in collaborazione con Tata Communications. Seacom gestisce stazioni di atterraggio lungo la costa orientale dell’Africa e detiene capacità su principali sistemi internazionali come WACS, TEAMS, EASSy, Main One, Equiano e Peace. Tra gli investitori figurano Industrial Promotion Services (Aga Khan Fund for Economic Development), Remgro, Solcon Capital e Sanlam.
L’annuncio richiama inoltre proiezioni macro: Seacom posiziona Seacom 2.0 in previsione di 10 miliardi di agenti di intelligenza artificiale entro il 2030 e della crescita demografica prevista per il bacino dell’Oceano Indiano, che secondo le stime ospiterà metà della popolazione mondiale entro il 2050.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…