
Redazione RHC : 22 Marzo 2022 18:52
Dopo una massiccia propaganda contro la Nestlè fatta dal collettivo di hacktivisti di Anonymous negli ultimi giorni, ecco la notizia pubblicata in un tweet di oggi pomeriggio dall’account @YourAnonTV.
Un gruppo di hacker Anonymous ha fatto trapelare un database della società svizzera Nestle, uno dei maggiori produttori mondiali di alimenti e bevande, e lo ha reso disponibile pubblicamente.
Si tratta di oltre 10 gigabyte di dati riservati che ora sono scaricabili online.
CVE EnrichmentMentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
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hanno affermato gli hacker su Twitter oggi.
L’hacking del database della società Nestlè è correlato alla sua cooperazione con la Russia, che ha invaso l’Ucraina e secondo il collettivo di Anonymous, con una parte dei guadagni la Nestlè finanzia i crimini di guerra.

Il database a quanto pare contiene informazioni sensibili, come email, password e clienti della Nestlè.
Un tweet in risposta alla pubblicazione del sample, riporta che si tratta di 50.000 clienti Nestle Business presenti all’interno dei 10GB di dati trafugati.
Abbiamo chiesto un parere a Toby Lewis, Global Head of Threat Analysis di Darktrace, il quale ha commentato in questo modo:
“Anonymous predilige uno stile di attacco fragoroso e ad effetto, con la condivisione illecita di dati, piuttosto che azioni volte a ottenere un accesso furtivo e penetrante nelle reti aziendali per uno sfruttamento a lungo termine. In quanto gruppo di hacktivisti, infatti, la priorità è ottenere l’attenzione dei media in modo da influenzare il cambiamento politico. Sebbene non si ritenga che il gruppo sia mai stato responsabile di attacchi zero-day (che sfruttano vulnerabilità mai viste prima), non è escluso che, in questo caso, l’accesso ottenuto da Anonymous sia il risultato di una vulnerabilità pervasiva come Log4shell, che ha colpito una percentuale consistente di aziende globali. Tuttavia, come purtroppo accade ancora in moltissimi casi, lo scenario più probabile è che l’accesso sia stato ottenuto tramite password sottratte, rubate o deboli, consentendo ad Anonymous di accedere facilmente a un portale web di Nestlé. Se si tratta, come sembra, di una penetrazione limitata allo “strato superficiale” dell’azienda, è probabile che questo attacco provochi danni alla reputazione e dissuada altre organizzazioni dal fare affari in Russia ma non permetta di ottenere un accesso approfondito ai segreti commerciali di Nestlé. Tuttavia, c’è sempre il rischio che una credenziale compromessa possa essere utilizzata anche per accedere a una rete di fornitori o clienti a cui un account Nestlé hackerato potrebbe avere avuto accesso; da questo punto di vista il potenziale impatto dell’attacco si estende ben oltre la rete Nestlé.”
Gli attacchi di Anonymous alla Nestlé, sono derivanti dalla reazione alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul fatto che il colosso alimentare svizzero continui a fare affari in Russia, anche se su base ridotta.
Parlando a distanza a una manifestazione davanti al parlamento svizzero nella capitale Berna sabato (19 marzo), Zelensky ha esortato Nestlé a interrompere gli affari in Russia e incoraggiato le banche svizzere a bloccare i fondi detenuti dalle élite russe.
“Non otteniamo profitti dalle nostre attività in Russia”,
ha risposto un portavoce di Nestlé in una nota. Alcuni produttori alimentari multinazionali hanno cessato di operare in Russia da quando le forze del paese sono entrate in Ucraina il 24 febbraio.
Altri, tra cui Nestlé, hanno interrotto gli investimenti di capitale in Russia, ma hanno continuato a fornire ciò che ritengono essere essenziale.

Redazione
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