Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
La tecnologia del programma Apollo 11 – Missione Luna, andata e ritorno.

La tecnologia del programma Apollo 11 – Missione Luna, andata e ritorno.

Roberto Campagnola : 27 Maggio 2021 08:00

Autore: Roberto Campagnola
Data Pubblicazione: 22/05/2021

L’industria spaziale, oggi come nel passato, è sempre stata portatrice di progresso e grandi innovazioni. Una sezione del sito della NASA è interamente dedicata a illustrare le ricadute sulla vita di tutti noi delle missioni spaziali, del passato e non solo. (https://spinoff.nasa.gov/).

Tra le missioni un posto di riguardo, ovviamente, deve essere riservato al programma Apollo che portò il primo uomo sulla Luna nel 1969. Spesso si sente dire che siamo andati sulla Luna con un computer che è molto meno potente di uno smartphone. La realtà è un po’ diversa. I computer presenti a bordo dei veicoli Saturn e Apollo erano 5:

  • un IBM LVDC (Launch Vehicle Digital Computer) a bordo del Saturn V;
  • un Honeywell SCS (Stabilization and Control System) nel modulo di comando;
  • un TRW AGS (Abort Guidance System) nel modulo lunare.
  • due Raytheon AGC – APOLLO GUIDANCE COMPUTER , uno nel modulo lunare e uno nel modulo di comando.

La potenza di calcolo degli AGC era ovviamente inferiore a quella a cui siamo abituati oggi, ma bisogna ricordare che l’unico compito per cui erano programmati era la navigazione: gli AGC, quindi, erano quindi perfettamente adatti a svolgere i complessi calcoli e operazioni richiesti.

Inoltre, si deve sottolineare che altri compiti ed operazioni erano svolti dai computer a terra: il Real Time Computer Complex dell’IBM installato presso il Manned Spacecraft Center di Houston riceveva, processava e inviava al Mission Control Center i dati delle capsule Apollo ed era formato da 5 mainframe IBM System/360 modello 75J, che rappresentavano lo state of the art per l’industria informatica dell’epoca.

Uno sguardo all’Hardware

L’Apollo Guidance Computer fu il primo computer a montare un processore a circuiti integrati a base di silicio. Aveva una frequenza di 2,048 Mhz, e delle prestazioni comparabili con i primi personal computer che si sarebbero diffusi alla fine degli anni ’70.

B939cf D155bc84c64d4fd49f2c4e9a66fb0d1d Mv2
Apollo Guidance Computer e DSKY

L’AGC usava come unità nativa word da 15 bit più 1 bit per la parità, montava una memoria RAM a nucleo magnetico da 2K word, e una memoria core-rope ROM di 36K word.

La memoria RAM era a nucleo magnetico in cui l’informazione, era scritta e letta sfruttando il fenomeno dell’isteresi magnetica dovuta al passaggio di corrente attraverso degli anelli di ossido di ferro. La ROM core-rope era un tipo di architettura di memoria di sola lettura a nucleo di ferro, in cui i nuclei di ossido di ferro agivano solo da trasformatori.

Entrambe le memorie sono furono programmate dall’ Instrumentation Lab del MIT e costruite dalla Raytheon.

Gli astronauti interagivano con l’AGC attraverso il DSKY Display and keyboard. I comandi erano inseriti numericamente, attraverso numeri a due cifre: VERB e NOUN; il comando VERB indicava l’azione da compiere, il comando NOUN specifica su quale dato dovesse essere compiuta l’azione VERB.

B939cf 4f47326bcd784bd192bd48605a83d521 Mv2
Memoria core-rope Apollo Guidance Computer

Uno sguardo al Software

Il software fu scritto in linguaggio assembly AGC e fu sviluppato sempre dall’Instrumentation Lab del MIT. Rappresenta una pietra miliare nel campo del software engineering per le scelte di programmazione a quel tempo pionieristiche, per gli avanzati standard di progettazione e per le l’introduzione dei concetti quali elaborazione asincrona e schedulazione delle priorità che rimediarono, per esempio, al sovraccarico di dati avvenuto durante la discesa sulla Luna dell’Apollo 11, permettendo agli astronauti di completare l’allunaggio in sicurezza.

Tale software costituì le basi per il software di guida e navigazione del programma Space Shuttle immediatamente successivo al programma Apollo e per il moderno sistema fly-by-wire per velivoli militari e civili, a ulteriore riprova dell’utilità dell’esplorazione spaziale.

B939cf 551ee638c33140e093cae9f5b48b6765 Mv2
Margaret Hamilton, accanto al software dell’Apollo 11.

Margaret Hamilton, è stata la direttrice della programmazione del software del progetto Apollo. Se volete saperne di più di chi era Margaret Hamilton, vi rimandiamo al canale YouTube di RedHotCyber.

Roberto Campagnola

credits:

https://en.wikipedia.org/wiki/Apollo_Guidance_Computer

https://en.wikipedia.org/wiki/Magnetic-core_memory

Paolo Attivissimo-Luna, sì ci siamo andati

https://en.wikipedia.org/wiki/Core_rope_memory

Immagine del sitoRoberto Campagnola
Laureato in fisica delle particelle, attualmente assegnista di ricerca presso i Laboratori Nazionali di Frascati-INFN e il CERN, si occupa dell’upgrade dell’esperimento CMS – Compact Muon Solenoid per il Large Hadron Collider.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Oracle sotto attacco: scoperta una vulnerabilità RCE pre-auth che compromette interi sistemi
Di Redazione RHC - 22/11/2025

Una vulnerabilità, contrassegnata come CVE-2025-61757, è stata resa pubblica Searchlight Cyber giovedì scorso. I ricercatori dell’azienda hanno individuato il problema e hanno informato Oracle, c...

Immagine del sito
CrowdStrike: licenziato un insider per aver fornito dati sensibili agli hacker criminali
Di Redazione RHC - 22/11/2025

Negli ultimi mesi il problema degli insider sta assumendo un peso sempre più crescente per le grandi aziende, e un episodio ha coinvolto recentemente CrowdStrike. La società di cybersecurity ha infa...

Immagine del sito
TamperedChef: malware tramite falsi installer di app
Di Redazione RHC - 21/11/2025

La campagna su larga scala TamperedChef sta nuovamente attirando l’attenzione degli specialisti, poiché gli aggressori continuano a distribuire malware tramite falsi programmi di installazione di a...

Immagine del sito
Bug critico da score 10 per Azure Bastion. Quando RDP e SSH sul cloud sono in scacco matto
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Una vulnerabilità di tipo authentication bypass è stata individuata in Azure Bastion (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), il servizio g...

Immagine del sito
Rischio sventato per milioni di utenti Microsoft! La falla critica in Microsoft SharePoint da 9.8
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Microsoft ha reso nota una vulnerabilità critica in SharePoint Online (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), identificata come CVE-2025-5924...