
La Commissione nazionale francese per l’informatica e la libertà (CNIL) ha multato Apple di 6 milioni di euro per “aver monitorato gli utenti senza il loro consenso”.
La CNIL ha avviato un’indagine su Apple a seguito di una denuncia di Francia Digitale, un gruppo che sostiene le startup, che lo scorso anno ha accusato l’azienda di violare le leggi sulla privacy dell’UE.
Francia Digitale ha dichiarato che la politica sulla privacy di Apple non si applica alle proprie app e servizi. In altre parole, Apple tiene traccia dei suoi utenti senza il loro esplicito consenso e non offre loro la possibilità di rinunciare.
In una dichiarazione, Francia Digitale afferma che agli utenti di iOS 14 potrebbe essere impedito di inviare il proprio ID utilizzato per annunci mirati, ma le impostazioni predefinite consentivano ad Apple di eseguire le proprie campagne pubblicitarie mirate senza chiedere informazioni all’utente.
Il rappresentante della CNIL ha accolto la denuncia del gruppo e ha multato Apple di 6 milioni di euro (6,3 milioni di dollari) per aver violato la direttiva ePrivacy dell’Unione europea, la direttiva 2002/58/CE
La direttiva, entrata in vigore nel 2011, stabilisce che le aziende non possono memorizzare dati sulla posizione dell’utente o cookie senza autorizzazione. Apple ha infranto queste regole in iOS 14.6, sebbene fossero già rispettate in iOS 15.
Il capo della privacy di Apple, Gary Davis, non è d’accordo con la decisione e ha affermato che eventuali sanzioni CNIL dovrebbero essere “ammorbidite e chiuse”.
Secondo lui, l’assenza di qualsiasi gravità della violazione significa che l’importo dell’ammenda dovrebbe essere ridotto. I rappresentanti della CNIL non hanno ancora preso una decisione in merito.
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