
Redazione RHC : 16 Giugno 2022 07:20
La FIDO Alliance, che sta lavorando a nuovi metodi di autenticazione per sostituire le password tradizionali, ha annunciato il mese scorso che Apple, Google e Microsoft si sono impegnati a implementare lo standard FIDO sulle loro piattaforme.
Alla WWDC 2022, Apple ha annunciato che iOS 16 e macOS 13 consentono agli utenti di accedere senza password utilizzando la funzione passkey.
Infatti iOS 15 e macOS 12 sono già compatibili con FIDO Standard. Tuttavia, la precedente implementazione della tecnologia obbligava l’utente ad accedere a ogni app e sito Web prima di abilitare la funzione passkey.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo la presentazione di Apple al WWDC 2022, iOS 16 e macOS 13 possono fornire un vero accesso senza password poiché supportano “passkey”, il nome del nuovo metodo di autorizzazione.
Con le passkey, gli utenti non dovranno più inserire un nome utente e una password per accedere ad app e siti Web, riducendo notevolmente la possibilità e l’efficacia degli attacchi di phishing.
L’accesso senza password che utilizza la tecnologia delle chiavi di accesso funzionerà più o meno allo stesso modo dell’accesso con il token iCloud, Face ID o Touch ID.
Sarà sufficiente che l’utente selezioni un account e passi l’autorizzazione utilizzando i dati biometrici. Tuttavia, se il token iCloud inserisce automaticamente un nome utente e una password nei normali campi di testo, la tecnologia delle chiavi di accesso va molto oltre.
Il sistema genera una chiave univoca, accessibile solo se autorizzata tramite Face ID o Touch ID. Questo metodo proteggerà gli utenti da siti dannosi che tentano di rubare le loro password perché le chiavi sono archiviate in modo sicuro nel portachiavi di iCloud.
Tra l’altro, lo standard FIDO consente ai dispositivi Apple di accedere su dispositivi Android e Windows.
Per fare ciò, un altro dispositivo genera un codice QR che può essere scansionato da un iPhone o iPad.
iOS utilizza Face ID o Touch ID per verificare l’identità di un utente prima di approvare o rifiutare una richiesta di accesso a un’app o a un sito Web in esecuzione su un altro dispositivo. E per accedere a un altro dispositivo Apple, puoi inviare il passkey tramite AirDrop.
Poiché si tratta di una nuova API, ci vorrà del tempo prima che gli sviluppatori rilascino aggiornamenti che portino la tecnologia passkey ad app e siti Web.
Tuttavia, Apple ha fornito un’ampia documentazione per aiutare gli sviluppatori a implementare la tecnologia delle chiavi di accesso nelle app iOS e macOS.
iOS 16 e macOS 13 sono attualmente disponibili come beta per sviluppatori sul sito Apple Developer.
La beta pubblica verrà rilasciata il mese prossimo, con un rilascio ufficiale previsto per questo autunno.
Tutto questo fa venire in mente quello che la Microsoft molti anni fa definì come Microsoft Passport. Dopo un inizio molto promettente, tutto fallì perchè le big tech non si erano messe d’accordo sulla tecnologia. Questa volta cambierà qualcosa?
Redazione
Il 18 novembre 2025, alle 11:20 UTC, una parte significativa dell’infrastruttura globale di Cloudflare ha improvvisamente cessato di instradare correttamente il traffico Internet, mostrando a milion...

Questo è il quinto di una serie di articoli dedicati all’analisi della violenza di genere nel contesto digitale, in coincidenza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza co...

18 novembre 2025 – Dopo ore di malfunzionamenti diffusi, l’incidente che ha colpito la rete globale di Cloudflare sembra finalmente vicino alla risoluzione. L’azienda ha comunicato di aver imple...

La mattinata del 18 novembre 2025 sarà ricordata come uno dei blackout più anomali e diffusi della rete Cloudflare degli ultimi mesi. La CDN – cuore pulsante di milioni di siti web, applicazioni e...

La stanza è la solita: luci tenui, sedie in cerchio, termos di tisane ormai diventate fredde da quanto tutti parlano e si sfogano. Siamo gli Shakerati Anonimi, un gruppo di persone che non avrebbe ma...