Redazione RHC : 24 Maggio 2023 18:01
L’ultimo attacco informatico ad un profilo Facebook è avvenuto ai danni di Diego Armando Maradona, con oltre 12 milioni di follower, preso di mira dai malintenzionati.
L’azione criminale ha scatenato una serie di post fuorvianti e messaggi macabri, lasciando i fan del campione argentino sgomenti e indignati.
In primo piano spiccano immagini manipolate, tra cui un sorprendente “Viva Pelè” con la foto del leggendario calciatore brasiliano che sostituisce l’immagine del profilo di Maradona.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Inoltre viene riportato un altro post dove Maradona viene raffigurato al secondo gradino del podio dopo il grande Pelè.
Questo gesto provocatorio ha scatenato ulteriori controversie tra i sostenitori dei due grandi campioni del calcio.
Oltre alle immagini fuorvianti, sono state pubblicate foto celebrative di Cristiano Ronaldo, un giocatore che non è mai stato particolarmente apprezzato da Maradona a causa della storica rivalità con Lionel Messi.
Questo tentativo di strumentalizzare l’attacco hacker per alimentare la rivalità tra i fan di Ronaldo e Messi ha sollevato ulteriori polemiche sul web.
Ancora più preoccupante, tra le immagini pubblicate, si sono verificati anche messaggi macabri che hanno turbato profondamente i sostenitori di Maradona.
Questa forma di offesa e mancanza di rispetto verso il leggendario calciatore e la sua memoria ha scatenato una forte reazione da parte dei fan, che hanno chiesto azioni immediate per ripristinare l’integrità della pagina.
Al momento, i proprietari della pagina stanno lavorando per ripristinare completamente la piattaforma e rimuovere tutti i contenuti offensivi. La comunità online dei fan di Maradona resta in attesa di un ritorno alla normalità, mentre si richiede un’indagine approfondita per individuare gli autori dell’attacco e assicurarli alla giustizia.
L’episodio dell’attacco hacker alla pagina Facebook di Diego Maradona mette in evidenza l’importanza di una maggiore sicurezza online e la necessità di proteggere le identità digitali dei personaggi pubblici e delle comunità online. Gli utenti sono invitati a rimanere vigili e adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere le proprie informazioni personali e le piattaforme che utilizzano.
“Il sistema di difesa militare Skynet entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Comincerà ad autoistruirsi imparando a ritmo esponenziale e diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno...
Un nuovo strumento per disabilitare i sistemi EDR è apparso nell’ambiente dei criminali informatici , che gli esperti di Sophos ritengono essere un’estensione dell’utility ED...
Una vulnerabilità di WinRAR recentemente chiusa monitorata con il codice CVE-2025-8088 è stata sfruttata in attacchi di phishing mirati prima del rilascio della patch. Il problema era un Dir...
Alla conferenza Black Hat di Las Vegas, VisionSpace Technologies ha dimostrato che è molto più facile ed economico disattivare un satellite o modificarne la traiettoria rispetto all’u...
Una falla di sicurezza cruciale nell’HTTP/1.1 è stata resa pubblica dagli esperti di sicurezza, mettendo in luce una minaccia che continua ad impattare sull’infrastruttura web da pi...