
La società di logistica statale sudafricana Transnet, afferma che i suoi principali terminal portuali sono stati colpiti da un grave attacco informatico, spingendo l’azienda a ricorrere a una clausola raramente invocata di stato di forza maggiore.
In una lettera ai suoi clienti, datata lunedì, la società ha affermato che stava dichiarando lo “stato di forza maggiore”, una clausola che impedisce a una azienda di adempiere a un contratto a causa di circostanze esterne, estreme ed impreviste.
L’azienda infatti ha affermato di:
“essere stata colpita da un grave attacco informatico e sabotaggio, che ha provocato l’interruzione di… processi e delle funzioni normali”.
L’attacco ha colpito i porti di Durban, i più trafficati dell’Africa subsahariana, nonché Città del Capo, Port Elizabeth e Ngqura, ha affermato Transnet nell’avviso “riservato” visto dall’AFP martedì.
L’attacco è iniziato il 22 luglio ma è continuato, costringendo l’azienda a passare ai sistemi manuali.
“Le operazioni ai terminal dei container continuano a funzionare anche se più lentamente del previsto”
ha affermato dicendo anche che “tutte le misure di mitigazione disponibili e ragionevoli” per limitare l’impatto dell’interruzione sono state messe in atto.
Martedì mattina l’azienda ha affermato in una dichiarazione che la causa di forza maggiore dovrebbe risolversi presto.
“Si prevede che alcune applicazioni possano continuare a funzionare lentamente nei prossimi giorni, mentre il monitoraggio continua. Tutti i sistemi operativi verranno ripristinati in modo scaglionato, per ridurre al minimo ulteriori rischi e interruzioni”
e ha aggiunto:
“I piani di continuità operativa hanno consentito a Transnet Freight Rail (TFR) di continuare a utilizzare le operazioni in modo manuale e a far funzionare i treni come previsto”.
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