Redazione RHC : 9 Marzo 2023 07:38
La Clinica Santa Chiara di Locarno è stata oggetto di un attacco informatico la scorsa settimana, ma i dati sanitari dei pazienti non sono stati compromessi.
Nonostante la richiesta di un riscatto da parte dei criminali informatici per ottenere la chiave di decifratura, il nosocomio ha rifiutato di pagare e ha isolato parzialmente il sistema informatico incaricando una ditta specializzata per trovare le cause e i responsabili dell’attacco.
Il direttore del Gruppo Christian Camponovo, ha confermato la notizia dell’attacco e ha affermato che i dati sanitari non sono stati compromessi.
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Tuttavia, una parte consistente dei dati è stata criptata dai malintenzionati, rendendoli inutilizzabili. La clinica ha deciso di scegliere la via del ripristino dei dati invece di pagare il riscatto, anche se il processo è più lungo e tortuoso.
Camponovo ha sottolineato che si gioca tutto sul tempo e che si è disposti ad investire ed eventualmente ad attendere per tornare a lavorare in piena operatività.
L’inchiesta in corso stabilirà esattamente ciò che è successo e quali sono state le esatte conseguenze dell’attacco informatico. Camponovo ha escluso la perdita dei dati sanitari, ma non il furto di altri dati.
Nonostante gli inconvenienti causati dall’attacco, la gestione sanitaria ha garantito la sicurezza e la continuità dei processi di cura, grazie alla disponibilità del personale.
Camponovo ha sottolineato che la cifratura dei dati è diventata sempre più frequente negli ultimi tempi. Inoltre, è stata ricevuta via e-mail una richiesta di riscatto anche se l’importo richiesto non è stato ancora comunicato.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
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