Audacity, da open source diventa open spyware. Fate attenzione.
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Audacity, da open source diventa open spyware. Fate attenzione.

Audacity, da open source diventa open spyware. Fate attenzione.

7 Luglio 2021 05:43

Il famoso programma di manipolazione audio open source è stato acquisito da una società denominata Muse Group due mesi fa.

La stessa azienda possiede altri progetti nel suo portafoglio come Ultimate Guitar (sito web famoso per gli appassionati di chitarra) e MuseScore (software di notazione musicale open source).

Da allora, Audacity è stato un argomento acceso.

La società madre è una società multinazionale e ha cercato di avviare un meccanismo di raccolta dati all’interno del software. Mentre Audacit, che non è altro che un programma desktop, i suoi sviluppatori vorrebbero invece utilizzarlo per poter raccogliere informazioni dalle macchine degli utenti.

La pagina dell’informativa sulla privacy aggiornata (pochi giorni fa) di Audacity, include un’ampia gamma di meccanismi di raccolta dei dati. Dichiara ad esempio che può consegnare qualsiasi dato utente ai regolatori statali in cui si trova.

“Tutti i tuoi dati personali sono archiviati sui nostri server nello Spazio economico europeo (SEE). Tuttavia, occasionalmente ci viene richiesto di condividere i tuoi dati personali con la nostra sede principale in Russia e il nostro consulente esterno negli Stati Uniti”.

Inoltre, affermano, che potrebbero condividere i dati con chiunque classificato come “terze parti”, “consulenti” o “potenziali acquirenti”.

Inoltre, la stessa pagina contiene un tentativo di impedire ai bambini di età inferiore ai 13 anni di utilizzare l’applicazione, che è una violazione della licenza GPL (la licenza con cui viene rilasciato Audacity) perché la GPL impedisce qualsiasi restrizione sull’uso del software.

“L’App che forniamo non è destinata a persone di età inferiore ai 13 anni. Se hai meno di 13 anni, non utilizzare l’App.”

Gli indirizzi IP degli utenti rimangono per 1 giorno sui server di Audacity prima di essere sottoposti ad hashing e, quindi, l’identificazione pratica dell’utente è possibile se uno dei governi menzionati invia una richiesta di dati. Cose che non avrebbe dovuto essere possibile con un editor audio offline.

Muse Group, dopo aver acquisito Audacity, ha introdotto un CLA (Contributor License Agreement) in cui richiede a chiunque desideri inviare una richiesta pull al codice sorgente originale di accettare di concedergli diritti illimitati e senza restrizioni per possedere le linee di codice modificate.

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