
Una falla di sicurezza critica è stata resa pubblica da Cisco nel suo software Secure Firewall Management Center (FMC), permettendo potenzialmente a malintenzionati non autenticati di eseguire, a distanza, comandi shell a loro scelta con alti livelli di autorizzazione. La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-20265 e a cui è stato assegnato il punteggio CVSS massimo di 10,0, rappresenta una delle falle di sicurezza più gravi scoperte quest’anno nell’infrastruttura firewall di Cisco.
Gli aggressori possono sfruttare questa vulnerabilità inviando credenziali appositamente create durante il processo di autenticazione RADIUS consentendo loro di iniettare comandi shell dannosi che vengono successivamente eseguiti dal dispositivo di destinazione. Ciò che rende questa vulnerabilità particolarmente pericolosa è il fatto che non richiede alcuna autenticazione e può essere sfruttata da remoto tramite la rete.
| Prodotto | Versioni interessate | Prerequisiti | Stato |
|---|---|---|---|
| Software Cisco Secure Firewall Management Center (FMC) | 7.0.7 | Autenticazione RADIUS abilitata | Vulnerabile |
| Software Cisco Secure Firewall Management Center (FMC) | 7.7.0 | Autenticazione RADIUS abilitata | Vulnerabile |
| Software Cisco Secure Firewall ASA | Tutte le versioni | N / A | Non interessato |
| Software Cisco Secure Firewall Threat Defense (FTD) | Tutte le versioni | N / A | Non interessato |
La vulnerabilità di sicurezza risiede nell’implementazione del sottosistema RADIUS del software Secure FMC di Cisco e colpisce in particolare la fase di autenticazione, in cui l’input dell’utente viene gestito in modo improprio.
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La vulnerabilità colpisce specificamente le versioni 7.0.7 e 7.7.0 del software Cisco Secure FMC, ma solo quando l’autenticazione RADIUS è abilitata per l’interfaccia di gestione basata sul web, per la gestione SSH o per entrambe. Le organizzazioni che non utilizzano l’autenticazione RADIUS non sono vulnerabili a questo specifico vettore di attacco.
La vulnerabilità deriva da una convalida insufficiente degli input durante il processo di verifica delle credenziali, creando un’opportunità per attacchi di iniezione di comandi quando il sistema elabora le richieste di autenticazione inviate al server RADIUS configurato.
Cisco
ha rilasciato aggiornamenti le patch che risolvono la vulnerabilità e consiglia vivamente di applicare immediatamente le patch a tutti i sistemi interessati.
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