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Categoria: Diritti

Digital Crime: Alla scoperta del Cyberstalking tra Pene e Sanzioni

Il contenuto della norma   L’ articolo  612-bis sanziona coloro che, con condotte ripetute, minacciano o molestano un individuo in modo tale da causare uno stato di ansia o paura prolungato e grave, o inducano un timore fondato per la propria incolumità, quella di un parente stretto o di una persona legata da una relazione affettiva. In aggiunta, punisce chi costringe la vittima a modificare le proprie abitudini di vita.  Con il secondo comma, si prevede un aumento della pena nel caso in cui l’azione sia stata compiuta da un coniuge legalmente separato o divorziato o da una persona precedentemente legata da

Digital Crime: Il Reato del Revenge Porn Spiegato dal punto di vista della Giurisprudenza

Il contenuto della norma Sempre più frequentemente le cronache riportano notizie riguardanti la  pubblicazione, non autorizzata, sul web di foto o video, anche molto intimi ed espliciti, a scopo di vendetta. Fino al 2019, non essendoci norma specifica, condotte di questo tipo venivano qualificate ai sensi dell’art.595, comma 3 ,c.p., ritenendosi integrata la diffamazione aggravata in quanto arrecata con qualsiasi altro mezzo di pubblicità. Tale fenomeno, conosciuto con l’espressione revenge porn, trova ora riconoscimento giuridico attraverso l’art. 612 –ter, riferito, appunto alla diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Attraverso il primo comma si punisce, salvo che il fatto costituisca più

Le APP dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 spiano gli utenti

I ricercatori hanno scoperto una tendenza allarmante: le app mobili create per i Giochi Olimpici di Parigi del 2024 raccolgono molte più informazioni personali degli utenti di quanto dichiarato ufficialmente. Gli esperti hanno studiato attentamente 12 applicazioni Android che sono popolari tra gli ospiti olimpici e hanno identificato una serie di fatti allarmanti. L’app ufficiale dei Giochi Olimpici di Parigi, già installata più di 10 milioni di volte, si posiziona come uno strumento indispensabile per gli appassionati. Fornisce il calendario delle gare, le ultime notizie, i risultati delle medaglie e molte altre informazioni utili. Ma c’è una sfumatura. Il programma tiene traccia della posizione

Digita Crime: Addestramento ad attività con finalità di terrorismo realizzata anche attraverso le tecnologie dell’informazione

Il contenuto della norma   L’articolo 270 quinquies c.p. riguarda l’addestramento ad attività con finalità di terrorismo, anche internazionale. Questo articolo è stato introdotto con il decreto legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito con modificazioni nella legge 31 luglio 2005 n. 155, ed è stato poi modificato dall’art. 1, comma 3, lett. a), D.L. 18 febbraio 2015, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 aprile 2015, n. 43. La norma tutela l’integrità dello Stato e l’ordine pubblico contro la minaccia terroristica. Si tratta di  reato di pericolo concreto, caratterizzato, sotto il profilo dell’elemento soggettivo, da un duplice dolo specifico, costituito

DPO a meno di 24 euro l’ora? Se domandare è lecito, rifiutare è doveroso.

Sono trascorsi almeno 6 “anni della privacy” a partire dal 2018 in cui si è parlato della figura del DPO. Probabilmente non in modo corretto, nonostante eventi più o meno altisonanti e per lo più autocelebrativi. Lo dimostrano alcune gare d’appalto, fra cui una recentemente caricata sul MEPA per un servizio di DPO per un Comune, che fa venire in mente epoche romane dei celeberrimi Magazzini MAS per l’approccio a favore del low cost. La richiesta si apre presentando la misura del compenso proposto per l’incarico triennale: il quale ovviamente può essere soggetto a ribassi, per un importo di 15 mila euro

Trattato ONU sulla criminalità informatica: verso una sorveglianza di massa?

Gli attivisti per i diritti umani hanno sollevato serie preoccupazioni sull’attuale versione della bozza del Trattato delle Nazioni Unite sulla criminalità informatica. Si prevede che i prossimi negoziati approveranno il documento che, secondo gli attivisti, aumenterà la sorveglianza e la criminalizzazione di giornalisti, difensori dei diritti umani, bambini e rappresentanti della società civile in tutto il mondo. I rappresentanti delle organizzazioni per i diritti umani hanno espresso la loro opinione a The Record Media. Human Rights Watch (HRW) ha dichiarato che negli ultimi anni molti Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa hanno introdotto leggi sulla criminalità informatica che vanno oltre

Sorpresa da Google: I Cookie di Terze Parti Rimarranno in Chrome

Dopo molte discussioni e riflessioni, Google ha deciso di mantenere il supporto per i cookie di terze parti nel browser Chrome. Si è scoperto che tutto il clamore degli ultimi anni non è stato vano: le lamentele del settore pubblicitario sono state finalmente ascoltate. Google ha annunciato “l’approccio aggiornato” in un post sul blog. La società ha dichiarato che non eliminerà gradualmente i cookie di terze parti. Sta invece introducendo una “nuova esperienza utente in Chrome” che consente agli utenti di fare scelte informate durante la navigazione sul Web, che possono essere modificate in qualsiasi momento. I rappresentanti di Google stanno già discutendo questa svolta inaspettata con

Mozilla: Internet è una enorme rete globale di sorveglianza

Il CTO di Firefox Bobby Holley ha respinto le preoccupazioni secondo cui il browser incentrato sulla privacy verrà utilizzato dagli inserzionisti per raccogliere dati degli utenti. L’obiettivo dell’azienda è creare un meccanismo di tutela della privacy in grado di soddisfare sia gli inserzionisti che gli utenti allontanandosi dalle pratiche predatorie di raccolta dati. In seguito al contraccolpo sull’introduzione della nuova funzionalità Privacy Preserving Attribution (PPA) di Firefox, che raccoglie e aggrega dati anonimi sull’interazione dell’utente per gli inserzionisti, Holley ha ammesso che la società avrebbe dovuto comunicarlo meglio. In un post dettagliato su Reddit, Holley ha spiegato che Mozilla mira a risolvere il problema della “sorveglianza

Digital Crime: Detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche

Il contenuto della norma L’art 617-quinquies c.p. punisce fatti prodromici alla commissione del delitto di cui all’articolo 617- quater c.p., indicando come penalmente rilevante l’installazione di apparecchiature atte a captare o impedire comunicazioni relative ad un sistema informatico o tra sistemi telematici. Mentre con l’art.617-quater , quindi , si punisce la ricezione comunque avvenuta, con l’art.617 – quinquies si colpisce l’organizzazione voluta e predisposta per quel fine. La semplice installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire o interrompere comunicazioni, informatiche o telematiche, è sottoposta ad una sanzione da uno  a quattro anni.  E’ prevista una pena da uno a cinque anni qualora

Google Docs analizza i tuoi PDF senza consenso. O meglio così riporta Kevin Bankston

Di recente, Kevin Bankston, consulente senior per la governance dell’intelligenza artificiale presso il Center for Democracy and Technology (CDT), ha scoperto che l’assistente Gemini AI di Google ha analizzato automaticamente i suoi documenti aperti in Google Docs senza alcuna autorizzazione. Kevin ha condiviso la sua storia sui social media, dove ha affermato di aver semplicemente aperto una dichiarazione dei redditi in PDF tramite l’editor di documenti basato su cloud Google Docs e di aver poi ricevuto inaspettatamente un riepilogo delle sue tasse da Gemini. Afferma di non aver chiesto specificatamente a Gemini né di avergli dato il consenso per analizzare i suoi file. Dopo ulteriori ricerche sul funzionamento dell’assistente AI,

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