Redazione RHC : 12 Settembre 2021 07:33
L’agenzia statunitense per la sicurezza informatica CISA, ha avvertito dello sfruttamento attivo delle vulnerabilità in Zoho ManageEngine ADSelfService.
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ManageEngine ADSelfService è una soluzione integrata di gestione delle password self-service e single sign-on per Active Directory di Microsoft Windows che consente agli amministratori di utilizzare 2FA per accedere alle applicazioni e agli utenti per reimpostare le proprie password.
ADSelfService Plus fornisce inoltre agli utenti un accesso istantaneo sicuro a tutte le applicazioni aziendali abilitate per SAML, inclusi Office 365, Salesforce e G Suite. Questa vulnerabilità è monitorata con la CVE-2021-40539.
Il bug riguarda la capacità di bypassare l’autenticazione dell’API REST, che potrebbe portare all’esecuzione di codice remoto (RCE) e consentire ad un utente malintenzionato di assumere il controllo di un sistema interessato. Gli assembly di ADSelfService Plus fino alla versione 6113 sono a rischio.
Ricordiamo che questa è la quinta vulnerabilità di sicurezza riscontrata in ManageEngine ADSelfService Plus dall’inizio dell’anno, (CVE-2021-37421, CVE-2021-37417 e CVE-2021-33055) che sono state risolte negli ultimi aggiornamenti.
La quarta vulnerabilità, CVE-2021-28958, è stata corretta nel marzo 2021. Tutte le vulnerabilità identificate sono ad alto rischio e hanno un punteggio CVSS di 9,8.
Aderiamo a CISA e consigliamo vivamente di eseguire gli aggiornamenti a ManageEngine, gli attacchi reali con lo sfruttamento di questa vulnerabilità sono già stati registrati. Gli scettici dovrebbero ricordare gli incidenti dello scorso anno a marzo, quando APT41 ha implementato RCE in ManageEngine Desktop Central (CVE-2020-10189) per scaricare ed eseguire payload dannosi sulle reti aziendali in una campagna globale di intrusioni di alto profilo.
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