
Dopo le recenti dichiarazioni di Zingaretti come “La situazione è seria e molto grave” e che “Stiamo difendendo la nostra comunità da questi attacchi di stampo terroristico.” si è mobilitata la stampa e i media attorno a questa vicenda che di fatto risulta ancora poco chiara.
Sul fatto che sia “grave” lo scopriremo solo dopo aver terminato le indagini forensi, ma che si tratta di “terrorismo”, probabilmente siamo fuori strada.
Se confermato che si tratti del Ransomware Lockbit 2.0, si tratterebbe di RaaS e da cybercrime da profitto e se qualcuno fosse tentato di comprendere meglio questo fenomeno, ne abbiamo parlato approfonditamente con un articolo che racconta come funzionano questi crimini informatici finalizzati all’estorsione.
Ma dopo tali annunci, si è da subito mobilitata sia la polizia postale e giustamente anche un pm del pool dell’antiterrorismo che sta indagando sulla questione.
Lo ha deciso il capo della procura di Roma, Michele Prestipino, una volta che ha preso atto che l’attacco informatico di due giorni fa ha coinvolto un sistema importante come quello del Lazio, mettendo in pericolo dati sensibili di varie personalità dello Stato, come, ad esempio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Intanto, sulla vicenda è tornato a parlare il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ad “Agorà estate” ha ribadito come “non sia stata avanzata alcuna richiesta di riscatto”.
Dopo aver ricordato “che gli attacchi sono proseguiti anche la scorsa notte”, Zingaretti ha precisato che “la campagna vaccinale nel Lazio non è bloccata”.
Anzi ha detto ci fare appello a tutti i cittadini che hanno già prenotato di recarsi nei centri vaccinali.
“E’ sospesa la prenotazione fino a nuovo ordine ma presto riattiveremo anche questa. Si sta lavorando giorno e notte, confidiamo nei prossimi giorni di riaprire il portale delle prenotazioni”.
Ed inoltre ha aggiunto
“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto nel Lazio con il contenimento della pandemia e con il 70% della popolazione adulta vaccinata. La migliore risposta a questi criminali che tentano di fermarci è andare avanti”
relativamente all’attacco informatico ha detto:
“Noi parliamo di un’Italia in ritardo nel digitale, in realtà quello che sta emergendo è che dobbiamo correre sulla cybersecurity perchè una parte d’Italia è già nella dimensione digitale, forse grazie anche al Covid”.
ribadendo quanto già detto ieri in una conferenza stampa:
“Nessun dato sanitario o finanziario è stato trafugato, anche se quanto accaduto resta molto preoccupante. Tutti i dati sono in sicurezza ora vanno trasferiti su altre piattaforme”.
Ovviamente per esserne certi dobbiampo attendere la fine delle analisi forensi che si stanno attualmente svolgendo.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Una nuova vulnerabilità nei componenti FreeBSD responsabili della configurazione IPv6 consente l’esecuzione remota di codice arbitrario su un dispositivo situato sulla stessa rete locale dell’agg...

Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque,...

Il mondo della tecnologia è un vero e proprio campo di battaglia, dove i geni del coding sfidano ogni giorno i malintenzionati a colpi di exploit e patch di sicurezza. Ecco perché la recente scopert...

Questa notizia ci arriva dal feed News & Research di Recorded Future (Insikt Group): Check Point Research ha documentato una nuova ondata di attività attribuita al threat actor China-linked Ink D...

La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...