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E se il ransomware non crittografasse più i dati e li eliminasse dopo averli rubati? Siamo pronti?

Redazione RHC : 26 Settembre 2022 18:15

La cyber gang BlackCat ha aggiornato il suo software con una nuova funzione di corruzione dei dati, rivoluzionando le tattiche di attacco degli affiliati.

Il nuovo campione è stato scoperto dalla società di sicurezza informatica Cyderes e poi consegnato al team di ricerca sulle minacce di Stairwell per ulteriori analisi. 

Si chiama Exmatter ed è stato utilizzato dagli affiliati di BlackMatter almeno da ottobre 2021, ma questa è la prima volta che Exmatter viene visto come un modulo di distruzione dei dati.


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    Gli esperti di Cyderes hanno affermato che quando i file vengono caricati sul server dell’attaccante, vengono messi in coda per l’elaborazione da parte di una classe Erase.

    Un segmento di dati dimensioni arbitrarie che inizia all’inizio del secondo file viene letto in un buffer e quindi scritto all’inizio del primo file, sovrascrivendolo e danneggiandolo.

    Questa tattica di utilizzare i dati da un file estratto per corrompere un altro file può essere un tentativo di eludere il rilevamento o l’analisi euristica. Come hanno scoperto gli Stairwell Threat Researchers, le capacità di distruzione dei dati di Exmatter sono ancora in fase di sviluppo:

    • Exmatter non ha un meccanismo per rimuovere i file dalla coda, il che significa che alcuni file potrebbero essere sovrascritti molte volte prima che il programma esca e altri potrebbero non essere mai selezionati per l’elaborazione;
    • La funzione che crea un’istanza della classe Erase non è completamente implementata e viene decompilata in modo errato. La lunghezza del frammento del secondo file, utilizzato per sovrascrivere il primo file, è determinata in modo casuale e può essere anche di un solo byte.
    Corruzione dei dati con Exmatter

    I ricercatori ritengono che la nuova funzionalità di danneggiamento dei dati potrebbe sostituire i tradizionali attacchi ransomware in cui i dati vengono rubati e quindi crittografati con attacchi in cui i dati vengono rubati e quindi eliminati o danneggiati. 

    Con la crittografia convenzionale, gli aggressori corrono il rischio che la vittima trovi un modo per decrittografare i dati e non pagare il riscatto. Distruggere i dati sensibili dopo che sono stati esfiltrati dal server fornirà un ulteriore incentivo per le vittime a pagare il riscatto, e l’assenza di una fase di crittografia accelera il processo di attacco.

    Questi fattori portano gli affiliati ad abbandonare il modello della crittografia a favore di ransomware che semplicemente distrugge i dati.

    Redazione
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