
Quanto sia una questione puramente industrale ed economica, o quanto sia veramente un problema di sicurezza nazionale, lo scopriremo strada facendo. Ma nella logica della “grande backdoor”, anche le auto essendo dispositivi “intelligenti” – come le stazioni radio base ricordiamoci il 5g e Donald Trump – stanno iniziando ad entrare nel ciclone.
I ministri del Regno Unito hanno espresso preoccupazione per il fatto che i veicoli elettrici cinesi importati nel paese come parte degli obiettivi a emissioni zero possano diventare uno strumento per lo spionaggio informatico da parte di Pechino.
La questione ha sollevato preoccupazioni da parte del governo, soprattutto in considerazione dell’imminente divieto di nuovi veicoli a benzina e diesel a partire dal 2030, che potrebbe contribuire al dominio della Cina sul mercato dei veicoli elettrici.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
I funzionari hanno espresso la preoccupazione che la tecnologia incorporata nei veicoli elettrici possa essere utilizzata per raccogliere dati estesi, inclusi dati sulla posizione, registrazioni audio e video, e potrebbe anche essere soggetta a interferenze remote.
Un gruppo interpartitico di parlamentari ha avvertito che il Regno Unito è sul punto di cedere il controllo del proprio mercato automobilistico a Pechino. Il gruppo ha affermato che se non verrà intrapresa alcuna azione, il Regno Unito potrebbe essere inondato di auto e batterie cinesi, con tutti i rischi per la sicurezza associati.
Date queste preoccupazioni, ci sono state proposte per allentare la politica obbligatoria di emissioni zero. Secondo i piani proposti, il 22% delle auto nuove vendute dalle aziende nel 2024 dovrebbe essere a emissioni zero e tale percentuale dovrebbe salire all’80% entro il 2030. Se i produttori non riescono a raggiungere questo obiettivo, dovranno pagare multe o acquistare “prestiti” da aziende che hanno superato l’obiettivo, come i produttori cinesi di auto elettriche e Tesla.
La tecnologia delle auto moderne può potenzialmente essere utilizzata per spionaggio e interferenze dannose. Fondamentalmente, stiamo parlando di “moduli cellulari”, che vengono utilizzati per stabilire una connessione Internet e trasmettere una grande quantità di dati sull’ambiente circostante. La Cina domina il mercato globale della fornitura di questi moduli.
Le autorità del Regno Unito stanno lavorando attivamente per rafforzare l’infrastruttura e la resilienza delle catene di approvvigionamento al fine di proteggere la sicurezza economica del paese. Il disegno di legge sugli appalti consente ai ministri di escludere le aziende cinesi da aree sensibili, come la fornitura di automobili al governo. Tuttavia, i moduli provenienti dalla Cina rappresentano ancora un rischio per la sicurezza se lasciati nelle auto dei cittadini britannici in generale.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…
CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…