
Redazione RHC : 30 Settembre 2022 08:00
Abbiamo riportato spesso che qualsiasi informazione personale o una proprietà intellettuale rubata da una infrastruttura IT di una organizzazione è persa per sempre.
Spesso abbiamo riportato che ogni dato divulgato in rete costituisce un piccolo pezzo di un puzzle utile per costruire l’identità digitale di una persona. Un pezzo di un puzzle da solo non permette di identificare l’immagine finale, ma tanti pezzi di un puzzle possono farci comprendere la figura rappresentata quale sia, anche se il puzzle non è completamente finito.
Ecco quindi che ogni dato personale riversato nelle underground è perso per sempre e che anche se non attuale, potrà consentire di ricreare, attraverso attività di correlazione, una immagine più chiara di un determinato individuo.

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Pertanto ogni singolo databreach o perdita di dati è un problema di tutti. Avendo tra le mani queste informazioni è possibile profilare gli utenti e quindi effettuare frodi telematiche altamente mirate ed eseguire attività di social engineering.
Recentemente è comparso su un noto canale underground la messa in vendita di informazioni relative ad aziende italiane trafugati nel tempo.

Il post riportava una immagine con moltissimi archivi di dati relativi a domini italiani, e descriveva che i dati in questione erano informazioni di Business, dati personali, emeil, nomeri di telefono ed altre informazioni di varia natura.

Questo ci dimostra che l’appetibilità dei dati non passa anche dopo del tempo che sono fuoriusciti online, ma informazioni personali anche datate, possono avere il loro costo nelle underground.
Di fatto sono note operazioni di cyber criminali che operano in tal senso, Ricordiamoci ad esempio Marketo (un market che metteva in vendita dati di incidenti informatici passati) oppure Stormous ed altre cybergang da profitto.
ogni dato riversato su internet è perso per sempre.
Questo dovrebbe essere un buon incentivo a stimolare la consapevolezza al rischio ed investire in sicurezza informatica prima che i danni al proprio business e al proprio brand diventino troppo pesanti.
Redazione
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