Redazione RHC : 14 Febbraio 2025 08:20
Nel mondo sommerso del cybercrime, le aste online non sono solo un fenomeno legato a oggetti di lusso o collezionismo. Esiste un mercato parallelo, oscuro, dove i prodotti in vendita non sono orologi di pregio o opere d’arte, ma interi e-commerce compromessi, completi di dati finanziari, accessi amministrativi e informazioni riservate.
Uno degli ultimi esempi è l’asta scoperta in un noto forum del dark web, dove un utente con il nickname cosmodrome ha messo in vendita un negozio online italiano basato su Prestashop, operante nel settore del turismo. La piattaforma sembra ancora attiva e operativa, ignara di essere già nelle mani dei cybercriminali, che la stanno offrendo al miglior offerente.
Se nei normali siti di aste come eBay gli utenti competono per accaparrarsi prodotti legittimi, nei forum underground le regole cambiano: ogni rilancio rappresenta un passo verso il controllo di un’infrastruttura compromessa, un’occasione per trarre profitto da una azienda che è ancora ignara della sua avvenuta compromissione.
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L’annuncio specifica le condizioni dell’asta:
Questa modalità assicura che l’acquirente riceva ciò che ha acquistato prima che il pagamento venga rilasciato al venditore, riducendo il rischio di raggiri anche tra hacker.
PrestaShop è un CMS open source utilizzato per realizzare siti di commercio elettronico. Nasce nel 2007 e, a differenza dei CMS più “generici” diffusi all’epoca della sua prima release (WordPress e Joomla!), PrestaShop è interamente pensato per lo sviluppo e la gestione dell’e-commerce.
L’annuncio fornisce dati preoccupanti: negli ultimi 90 giorni il negozio ha gestito 650 transazioni con carte di credito, 130 conti bancari e 129 account PayPal. Questo significa che l’e-commerce è stato probabilmente infettato attraverso uno skimmer o altri strumenti per intercettare dati sensibili dei clienti.
Il venditore sottolinea che l’acquirente riceverà pieno accesso al pannello di amministrazione, a una shell e all’account admin, il che consentirebbe di prendere il controllo totale della piattaforma, modificare i contenuti, prelevare dati e persino utilizzare il sito per future attività fraudolente, come il phishing o la vendita di prodotti inesistenti.
La grande domanda è: quale azienda italiana sta per cadere in mani sbagliate senza saperlo?
Il negozio potrebbe essere ancora attivo, continuando a raccogliere dati da parte di clienti ignari. I cybercriminali lo trattano come una merce da scambiare, mentre il proprietario e i suoi clienti potrebbero non sospettare nulla fino a quando non sarà troppo tardi.
Gli attacchi a e-commerce sono in aumento, soprattutto per le piattaforme Prestashop e Magento, spesso prese di mira con vulnerabilità zero-day o credenziali di accesso rubate. Questo episodio è l’ennesima prova di come il mercato nero del cybercrime sia ben organizzato e redditizio, sfruttando le falle di sicurezza per trasformarle in denaro sonante.
Per questo è fondamentale acquisire conoscenze sulla Cyber Threat Intelligence (CTI). Questa materia consente di analizzare le fonti sia pubbliche e chiuse e avere un vantaggio strategico nel panorama delle minacce cibernetiche. (Se sei interessato ai nostri corsi sulla CTI clicca qua).
Se possiedi un e-commerce, questi sono alcuni passi essenziali per evitare di diventare la prossima vittima:
Questo articolo è stato redatto attraverso l’utilizzo della piattaforma Recorded Future, partner strategico di Red Hot Cyber e leader nell’intelligence sulle minacce informatiche, che fornisce analisi avanzate per identificare e contrastare le attività malevole nel cyberspazio.
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