Redazione RHC : 12 Ottobre 2021 05:50
ll sito della Cgil, ieri mattina è risultato irraggiungibile a causa di un attacco informatico, questo è quanto abbiamo appreso dall’ANSA che spiega che è stata una azione volontaria e strutturata di disturbo informatico.
Cybersecurity Awareness per la tua azienda? Scopri BETTI RHC!Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Red hot cyber ha sviluppato da diversi anni una Graphic Novel, l'unica nel suo genere nel mondo, che consente di formare i dipendenti sulla sicurezza informatica attraverso la lettura di un fumetto. Scopri di più sul corso a fumetti di Red Hot Cyber. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Infatti, si è trattato di quell’attacco informatico doloso denominato “attacco DDoS” (Denial-of-service), fenomeno, che si è verificato più volte a partire da sabato scorso.
Circa 130mila tentativi di connessione simultanea da più Paesi al sito della Cgil, lo hanno reso irraggiungibile, ha affermato il sindacato aggiungendo che si è trattato di anonimi e la firma è talmente evidente che chiunque potrà indovinarne la matrice. Nel mentre la Polizia Postale ha avviato una indagine sull’accaduto.
Poche ore fa il sito della CGIL è tornato operativo, come riportato dall’organizzazione stessa, ed è quindi accessibile agli utenti.
L’offensiva era stata denunciata sul blog ufficiale del sindacato e tale azione coincide con l’attentato nato nelle stesse ore dell’assalto alla sede del sindacato a Roma, sabato scorso .
“Non so se il sito della Cgil è sotto attacco, so che alcuni server sono stati distrutti durante l’assalto di sabato”
aveva detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, durante una conferenza stampa rispondendo a una domanda su un possibile attacco hacker.
In un primo momento la società che gestisce il sito, aveva affermato che il sito risultava irraggiungibile a causa delle troppe richieste di accesso, ma di fatto non era così.
Sul sito di Collettiva, si legge quello che ha detto Stefano Milani che ne è il direttore e responsabile della comunicazione CGIL:
“L’attacco hacker al sito istituzionale della Cgil nazionale conferma, se ancora fosse necessario, la premeditazione dell’assalto fascista di sabato scorso (9 ottobre). I tentativi (parzialmente respinti) di incursione informatica sono partiti contemporaneamente all’azione contro la sede di Corso Italia e testimonia un’organizzazione ad ampio raggio tesa a colpire anche l’infrastruttura tecnologica della confederazione nel tentativo di bloccarne le fonti autonome di comunicazione.” e nel blog post aggiunge: “Gli indirizzi IP utilizzati per veicolare l’azione provengono in gran parte da Stati esteri (Germania, Cina, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Indonesia), generando picchi di 130mila tentativi di connessioni contemporanee hanno causato il sovraccarico dei server rendendo irraggiungibile a più riprese il sito della Confederazione.”
Attualmente è stato implementato il servizio Cloudflare DDoS Protection, che consente l’accesso al sito solo dopo aver analizzato l’identità del nostro browser prima di farci entrare.
I ricercatori di VUSec hanno presentato un articolo intitolato “Training Solo”, che mette in discussione i principi fondamentali della protezione contro gli attacchi Spectre-v2. In precedenza si r...
La corsa alla supremazia quantistica si sta trasformando in una corsa alla sopravvivenza delle criptovalute. Se i computer quantistici raggiungeranno la potenza promessa, saranno in grado di violare l...
Il 20 settembre scorso abbiamo riportato di un attacco informatico che ha paralizzato diversi aeroporti europei tra cui Bruxelles, Berlino e Londra-Heathrow. Si è trattato di un attacco alla supply c...
Il sistema penitenziario rumeno si è trovato al centro di un importante scandalo digitale: i detenuti di Târgu Jiu hanno hackerato la piattaforma interna dell’ANP e, per diversi mesi, hanno gestit...
Le autorità del Wisconsin hanno deciso di andare oltre la maggior parte degli altri stati americani nel promuovere la verifica obbligatoria dell’età per l’accesso a contenuti per adulti. L’AB ...