
Redazione RHC : 24 Settembre 2023 15:37
Intel pagherà una multa per abuso di posizione dominante nel mercato dei chip, ha annunciato venerdì 22 settembre la Commissione Europea.
Il colosso americano dovrà pagare 376,36 milioni di euro per aver pagato tre produttori di computer – HP, Acer e Lenovo – per “fermare o ritardare il lancio di prodotti specifici contenenti processori x86 concorrenti” e “per limitare i canali di vendita disponibili per questi prodotti“.
Queste pratiche – volte a spodestare il suo concorrente AMD – hanno avuto luogo tra novembre 2022 e dicembre 2006, precisa Bruxelles.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference! Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Inizialmente Intel avrebbe dovuto pagare una multa molto più pesante pari a 1,06 miliardi di euro. Nel 2009, infatti, la Commissione ha constatato due forme di pratiche illegali: sconti totali o parziali ai produttori di computer a condizione che questi avessero acquistato i loro processori x86.
Intel ha presentato ricorso contro questa decisione. Nel 2014 il Tribunale dell’Unione Europea ha respinto il suo ricorso ma la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è finalmente pronunciata in suo favore nel 2017, chiedendo al Tribunale di verificare se gli sconti condizionati (prima forma di pratica illecita) fossero stati elaborati per limitare la concorrenza. Infine, nel 2022, la Corte si è pronunciata parzialmente a favore dell’azienda americana. In risposta, la Commissione ha adeguato l’importo dell’ammenda in modo da riflettere “la portata più ristretta dell’infrazione”.
“Con la decisione odierna, stiamo multando Intel di 376,36 milioni di euro per aver abusato della sua posizione dominante nel mercato dei chip per computer. Intel ha pagato i propri clienti per limitare, ritardare o annullare la vendita di prodotti contenenti chip per computer del suo principale rivale. Questo è illegale secondo le nostre regole sulla concorrenza. La nostra decisione dimostra l’impegno della Commissione a garantire che le violazioni molto gravi delle norme antitrust non rimangano impunite”, ha risposto Didier Reynders, commissario europeo responsabile della politica di concorrenza.
Redazione
La città di New York ha intentato una causa mercoledì contro un gruppo di piattaforme di social media di spicco, come TikTok, YouTube, Instagram e Facebook, con l’accusa di aver contribuito a scat...

Il colosso della tecnologia ha annunciato la creazione di un nuovo team di sviluppo per un’intelligenza artificiale “sovrumana” che supererà in accuratezza gli esperti umani nelle diagnosi medi...

Nel 2025, gli utenti fanno ancora molto affidamento sulle password di base per proteggere i propri account. Uno studio di Comparitech, basato sull’analisi di oltre 2 miliardi di password reali trape...

Numerosi apprezzamenti stanno arrivando per Elon Musk, che continua a guidare con destrezza le molteplici attività del suo impero, tra cui Tesla, SpaceX, xAI e Starlink, mantenendo salda la sua posiz...

Tre ex dipendenti di DigitalMint, che hanno indagato sugli incidenti ransomware e negoziato con i gruppi di ransomware, sono accusati di aver hackerato le reti di cinque aziende americane. Secondo il ...