
L’ultimo aggiornamento Patch Tuesday di Microsoft , rilasciato a febbraio 2024, ha risolto 73 vulnerabilità nel software dell’azienda. Tra questi ci sono due vulnerabilità che risultano essere sfruttate attivamente dagli aggressori e una vulnerabilità “giurassica”.
Tale vulnerabilità era presente nei sistemi windows da ben 24 anni.
Tra le vulnerabilità risolte, 5 sono state classificate come “critiche”, 65 come “importanti” e altre 3 come “moderate”. Inoltre, sono stati corretti 24 difetti del browser proprietario di Microsoft basato su Chromium, Edge.
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Particolare attenzione è rivolta a due vulnerabilità che sono state attivamente sfruttate al momento del rilascio degli aggiornamenti:
Microsoft ha sottolineato la gravità della vulnerabilità CVE-2024-21351, sottolineando la possibilità di iniezione di codice da parte di un utente malintenzionato con potenziale esecuzione di codice, che potrebbe portare a perdite di dati o arresti anomali del sistema. Inoltre, CVE-2024-21412 consente a un utente malintenzionato non autenticato di aggirare le misure di sicurezza inviando un file appositamente predisposto a una potenziale vittima.
Entrambe le vulnerabilità sono state aggiunte al catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV) dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, con la raccomandazione che le agenzie federali statunitensi applichino gli aggiornamenti richiesti entro il 5 marzo 2024.
Inoltre, sono state corrette altre cinque vulnerabilità critiche:
L’aggiornamento include anche una correzione per il bug CVE-2023-50387 (punteggio CVSS 7.5) vecchio di 24 anni nella specifica DNSSEC. Potrebbe essere utilizzato per esaurire le risorse della CPU e bloccare i risolutori DNS, causando un rifiuto di servizio.
Oltre a Microsoft, nelle ultime settimane numerosi altri fornitori hanno rilasciato aggiornamenti di sicurezza per risolvere varie vulnerabilità. Questi includono Adobe, AMD, ASUS, Cisco, Intel, Ivanti, Lenovo e molti altri, evidenziando il vasto lavoro svolto per garantire la sicurezza informatica nello spazio digitale.
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