
Redazione RHC : 30 Agosto 2023 15:36
Le forza delle sanzioni sta rivoluzionando l’industria del software russa, spingendola verso una migrazione rapida e irreversibile verso Linux. Se queste sanzioni porteranno a lungo termine vantaggi agli Stati Uniti, lo scopriremo tra qualche anno, ma è innegabile che la spinta verso l’autonomia tecnologica è impressionante.
Sappiamo anche che nell’attuale panorama geopolitico (o meglio dire cyber-politico), costruire una autonomia tecnologica è imprescindibile per la propria sicurezza nazionale, oltre ad eliminare dipendenze con altri interessi economici.
Secondo i risultati della prima metà del 2023, le vendite di copie digitali del sistema operativo Windows nella Federazione Russa sono diminuite del 78% rispetto allo scorso anno, scrive il Kommersant citando i dati di Softline, una società di integrazione.
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Una dinamica simile è stata confermata anche da altre aziende di analisi del software, come ad esempio “croc” che ha riportato: “secondo un rappresentante dell’azienda, la quota dei prodotti Microsoft nel mercato russo è significativamente ridotta a causa del passaggio delle aziende alle soluzioni nazionali, nonché della diminuzione della presenza del venditore in Russia”.
Il rappresentante della Croc ha osservato che, secondo le stime dell’azienda, lo stock di versioni in scatola sul mercato russo è insignificante.
Softline invece ha spiegato che attualmente stanno vendendo i prodotti rimanenti a magazzino e “il processo di disattivazione della possibilità di acquistare dei prodotti online viene gradualmente implementato”.
Marvel Distribution ha inoltre confermato che le scorte dei prodotti Microsoft, importati dai distributori ancor prima della completa cessazione delle forniture, stanno per esaurirsi o si sono già esaurite. È interessante notare che anche in presenza di residui di prodotto sorgono alcune difficoltà. Come conferma Marvel Distribution, anche le versioni box di Microsoft 365 portate prima del divieto di fornitura non possono essere attivate.
Attualmente le aziende russe possono acquistare i prodotti Microsoft in due modi. Il primo modo è fisico, con l’importazione parallela di box Windows con un codice di attivazione. Il secondo modo è la fornitura di licenze senza nome tramite partner nei paesi della CSI.
L’interlocutore dello sviluppatore di software per ufficio ha osservato che Windows è ancora ampiamente utilizzato da aziende e dipartimenti statali.
Il passaggio al software russo o alle distribuzioni Linux straniere verrà effettuato con un aggiornamento della base tecnica. Fino ad allora, le aziende private si atterranno alle licenze esistenti.
Redazione
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