
Redazione RHC : 3 Ottobre 2025 07:30
In questo periodo il dibattito sull’intelligenza artificiale applicata al mondo del lavoro è sempre più intenso, segno evidente di come la tecnologia digitale stia trasformando radicalmente modalità, competenze e dinamiche occupazionali. Le ripercussioni iniziano già a manifestarsi in diversi settori: come abbiamo recentemente riportato, la figura dello sviluppatore è stata tra le prime a risentirne, con un calo del 71% nelle richieste di personale specializzato.
Un recente sondaggio condotto dalla piattaforma di reclutamento online rivela che la maggior parte dei dipendenti considera giustificato un aumento salariale per chi utilizza attivamente strumenti di intelligenza artificiale nel proprio lavoro.
Il 15% degli intervistati ritiene che l’impiego dell’IA debba garantire un incremento retributivo a prescindere dai risultati. Una quota più consistente, pari al 46%, sostiene invece che l’aumento sia appropriato solo se l’uso dell’IA porta a un miglioramento delle performance.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Al contrario, il 34% non vede alcuna connessione tra retribuzione e interazione con le reti neurali, mentre il 5% pensa addirittura che gli stipendi di questi professionisti dovrebbero diminuire, poiché parte delle mansioni verrebbe comunque svolta dall’IA.
Le differenze generazionali emergono con chiarezza. I lavoratori sotto i 24 anni tendono a ritenere le competenze in ambito IA un valore aggiunto da premiare economicamente: il 16% si dichiara favorevole a un riconoscimento automatico, mentre il 47% lo considera auspicabile in parte. Tra gli over 55, invece, prevale l’idea che siano i risultati a contare: il 57% degli intervistati di questa fascia d’età privilegia la performance rispetto all’uso della tecnologia.
Non si registrano sostanziali scostamenti tra il punto di vista dei dipendenti e quello dei manager, con differenze comprese solo tra l’1 e il 3%.
Per quanto riguarda l’importanza delle competenze in intelligenza artificiale, solo il 4% degli intervistati le considera essenziali per l’occupazione. Il 37% le giudica utili ma non decisive, il 44% dà maggior rilievo ad altre qualità professionali e il 15% non ne riconosce alcun valore.
In un contesto più ampio, si comincia a pensare dell’importanza di sviluppare il pensiero sistemico nei bambini fin dalla prima infanzia, considerandolo un elemento fondamentale in un’epoca caratterizzata dalla diffusione dell’intelligenza artificiale.
La discussione sollevata dal sondaggio si inserisce in un quadro globale in cui l’IA sta modificando profondamente il mercato del lavoro. Le aziende stanno valutando come integrare questi strumenti per aumentare efficienza e produttività, ma il dibattito resta aperto su come riconoscere economicamente le nuove competenze digitali. La percezione che l’IA possa sostituire o ridimensionare alcune mansioni convive con la convinzione che le capacità umane, come il pensiero critico e la creatività, restino centrali e vadano tutelate.
Redazione
Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...