Redazione RHC : 13 Luglio 2023 22:22
Gli scienziati della Ohio State University hanno sviluppato un nuovo software per addestrare e testare le auto a guida autonoma. Una tecnica chiamata “Vehicle-in-Virtual-Environment” (VVE) consente di testare veicoli autonomi in un ambiente completamente sicuro, risparmiando tempo e denaro ed eliminando il rischio di incidenti.
Il programma crea un ambiente virtuale in cui è immerso un veicolo senza pilota. Reagisce a strade virtuali, automobili, pedoni e ostacoli come se fossero reali, imparando così a guidare in sicurezza in una varietà di situazioni, da quelle ordinarie a quelle estreme.
Durante i test, l’auto può guidare sul sito di prova, pensando che si stia muovendo su una strada reale. Muovendosi nel poligono, l’auto non reagisce al mondo reale, ma all’input del software che genera oggetti lungo il percorso.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Lo studio mostra che tale immersione può migliorare la sicurezza dei pedoni e la capacità del veicolo di rispondere a eventi di traffico rari o estremi.
A differenza degli attuali approcci che testano le tecnologie autonome prima nelle simulazioni e poi su strade pubbliche con altri utenti della strada, VVE è più sicuro ed efficiente.
Inoltre, il programma include una funzionalità Bluetooth per la comunicazione tra il pedone e l’auto. Gli scienziati hanno rapidamente attraversato la strada simulata a una distanza di sicurezza dal veicolo di prova e un segnale Bluetooth ha indicato al veicolo che un pedone stava effettivamente attraversando davanti al veicolo, avvisando il veicolo di una possibile collisione.
Gli scienziati hanno richiesto un brevetto su questa tecnologia e suggeriscono che potrebbe diventare lo standard del settore entro i prossimi 5-10 anni.
“Ora che il genio è uscito dalla lampada, è impossibile rimetterlo dentro!”. Quante volte abbiamo scritto queste parole riguarda l’intelligenza artificiale? Ora che il g...
I ricercatori di Huntress hanno rilevato lo sfruttamento attivo di una vulnerabilità critica in Wing FTP Server, appena un giorno dopo la sua divulgazione pubblica. La vulnerabilità CVE-2025...
Secondo Trellix, il gruppo DoNot APT ha recentemente condotto una campagna di spionaggio informatico in più fasi, prendendo di mira il Ministero degli Affari Esteri italiano. Il gruppo, attribuit...
È stata scoperta una vulnerabilità critica di tipo double free nel modulo pipapo set del sottosistema NFT del kernel Linux. Un aggressore senza privilegi può sfruttare questa vulne...
Negli ultimi mesi, due episodi inquietanti hanno scosso l’opinione pubblica e il settore della sicurezza informatica italiana. Il primo ha riguardato un ospedale italiano, violato nel suo cuore...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006