Redazione RHC : 2 Febbraio 2022 16:41
La londinese Nina Jane Patel, 43 anni, afferma di essere stata “virtualmente abusata” nel Metaverso di Facebook pochi secondi dopo essere entrata nel nuovo mondo virtuale.
“Entro 60 secondi dall’adesione, sono stata molestata verbalmente e sessualmente. 3-4 avatar maschili con voci maschili hanno effettivamente violentato il mio avatar e scattato foto. È stato un incubo”
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Il giorno Venerdì 9 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà
la RHC Conference 2025. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
La giornata inizierà alle 9:30 (con accoglienza dalle 9:00) e sarà interamente dedicata alla RHC Conference, un evento di spicco nel campo della sicurezza informatica. Il programma prevede un panel con ospiti istituzionali che si terrà all’inizio della conferenza. Successivamente, numerosi interventi di esperti nazionali nel campo della sicurezza informatica si susseguiranno sul palco fino alle ore 19:00 circa, quando termineranno le sessioni. Prima del termine della conferenza, ci sarà la premiazione dei vincitori della Capture The Flag prevista per le ore 18:00.
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ha detto la donna nel suo post sulla piattaforma di blogging Medium.
Secondo Patel, non ha utilizzato alcuna funzionalità di sicurezza informatica perché tutto è accaduto troppo in fretta.
Dopo aver condiviso la sua esperienza, la donna ha dovuto affrontare una serie di commenti cattivi, tra cui “non scegliere un avatar femminile, è una decisione facile” o “non essere stupida, non era reale”. I commentatori hanno descritto la sua situazione come “un patetico tentativo di attenzione”.
Le segnalazioni di aggressioni sessuali sono già un problema nel metaverso. All’inizio di dicembre, un beta tester ha affermato che uno sconosciuto ha fatto una cosa analoga con il suo avatar.
La realtà virtuale aggiunge un altro livello che rende più tese situazioni come questa. In risposta, il vicepresidente di Horizon Metaverse Vivek Sharma di Meta ha detto a Verge che l’incidente è stato “assolutamente sfortunato” e che il beta tester non ha utilizzato una funzionalità di sicurezza informatica che avrebbe potuto bloccare l’interazione con gli altri l’avatar.
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