Continua l'Emergenza al Sito Web delle Emergenze Europeo 112.gov.it!
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Banner Ransomfeed 970x120 1
320x100 Itcentric
Continua l’Emergenza al Sito Web delle Emergenze Europeo 112.gov.it!

Continua l’Emergenza al Sito Web delle Emergenze Europeo 112.gov.it!

Redazione RHC : 24 Ottobre 2024 08:21

Da quasi 24 ore, il sito ufficiale 112.gov.it, dedicato al numero unico di emergenza europeo, è inaccessibile. La causa è legata a un problema con un certificato SSL scaduto, un aspetto che mette in evidenza come anche i sistemi critici possano essere vulnerabili a errori di gestione tecnica.

Ricordiamo che il 112 o centododici, è ufficialmente il numero unico di emergenza europeo (NUE), è il numero telefonico per contattare i servizi di emergenza all’interno dell’Unione europea, attivo (almeno parzialmente) in tutti gli Stati dell’UE.

Questo caso ricorda episodi analoghi, come il recente blocco del servizio di emergenza 112 in Italia, anch’esso dovuto a certificati non aggiornati, come riportato in un articolo di Red Hot Cyber.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Attualmente, il sito 112.gov.it risulta ancora non disponibile, ma il certificato presentato è cambiato nelle ultime ore.

Nonostante la data di emissione rimanga la stessa, lunedì 23 ottobre 2023 alle 10:05:05, come ci riporta in redazione Edoardo Amitrano, il thumbprint del certificato è diverso. Questo nuovo certificato non è stato emesso dalla Certificate Authority R3 di Let’s Encrypt, ma risulta essere un certificato self-signed, ovvero firmato localmente e non da un’autorità di certificazione pubblica.

Il precedente certificato emesso dalla R3 può essere visionato qui: https://crt.sh/?id=10870364701.

Un altro dettaglio interessante riguarda il campo CN (Common Name) del nuovo certificato, che potrebbe rivelare il serial number di un apparato di rete Fortigate, identificato come FG1K2DT918801630.

È possibile che, nel tentativo di ripristinare l’operatività del sito, sia stato caricato un certificato self signed in attesa del rilascio dell’originale da R3, esponendo involontariamente queste informazioni. Sebbene non sembri costituire una vulnerabilità di sicurezza significativa, resta comunque un’informazione potenzialmente sensibile, indice di una gestione non ottimale del ripristino.

Gestione dei certificati web: l’importanza di un approccio rigoroso

La gestione dei certificati SSL/TLS è un aspetto cruciale per la sicurezza e l’affidabilità di un sito web, soprattutto per piattaforme critiche come 112.gov.it, che gestiscono servizi essenziali come il numero unico di emergenza. Un certificato scaduto può portare a interruzioni dei servizi e compromettere la fiducia degli utenti, oltre a esporre il sistema a potenziali attacchi.

Per evitare episodi come quello che ha coinvolto il sito del 112, è fondamentale adottare un approccio rigoroso alla gestione dei certificati. Ecco alcune best practices per garantire una corretta gestione dei certificati web:

  1. Monitoraggio automatico della scadenza dei certificati: Utilizzare strumenti che monitorano costantemente i certificati e inviano notifiche automatiche prima della loro scadenza. In questo modo, si può intervenire per tempo senza rischio di downtime imprevisti.
  2. Automatizzazione del rinnovo: Integrare soluzioni che supportano il rinnovo automatico dei certificati. Questo processo riduce al minimo l’intervento umano e il rischio di errori, garantendo che i certificati siano sempre aggiornati.
  3. Verifica rigorosa dei certificati utilizzati: Assicurarsi che i certificati installati siano quelli corretti e validi. L’uso accidentale di certificati self-signed o errati può esporre informazioni sensibili e compromettere la sicurezza del sistema.
  4. Documentazione e audit periodici: Tenere una documentazione aggiornata di tutti i certificati in uso, comprese le date di scadenza e le CA di emissione, e condurre audit regolari per verificare che tutto sia conforme agli standard di sicurezza.
  5. Implementazione di certificati con chiavi robuste: Utilizzare certificati che seguono le ultime raccomandazioni di sicurezza, come chiavi crittografiche con lunghezza sufficiente (ad esempio RSA a 2048 bit o superiore) e algoritmi di hashing sicuri come SHA-256.
  6. Certificati wildcard o SAN (Subject Alternative Name): Per semplificare la gestione di più domini o sottodomini, l’uso di certificati wildcard o SAN può ridurre il numero di certificati da gestire, mantenendo un alto livello di sicurezza.

Adottando queste pratiche, è possibile evitare interruzioni prolungate dei servizi web e garantire un livello adeguato di sicurezza per i siti critici.

  • 112
  • governo
  • italia
  • numero emergenze
  • pubblica amministrazione
Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
700.000 record di un Registro Professionale Italiano in vendita nel Dark Web
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Immagine del sito
L’EDR è inutile! Gli hacker di DeadLock hanno trovato un “kill switch” universale
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Immagine del sito
DDoSia e NoName057(16): le indagini di RHC confermate dal Dipartimento di Giustizia USA
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...

Immagine del sito
Supply chain: Notepad++ rafforza la sicurezza dopo un grave incidente di dirottamento del traffico
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Notepad++ è spesso preso di mira da malintenzionati perché il software è popolare e ampiamente utilizzato. Una vulnerabilità recentemente scoperta nell’editor di testo e codice open source Notep...

Immagine del sito
Nuova RCE in Outlook: il fattore umano nella cybersecurity è ancora il punto di svolta
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Una vulnerabilità critica associata all’esecuzione di codice remoto (RCE) in Outlook è stata sanata da Microsoft, potenzialmente consentendo a malintenzionati di attivare codice dannoso su sistemi...