
Microsoft ha annunciato la chiusura di una versione localizzata di LinkedIn per gli utenti cinesi, lanciata nel 2014. La società ha deciso di fare questo passo in relazione al crescente numero di lamentele da parte di scienziati e giornalisti sul blocco dei loro profili in Cina.
Microsoft, tuttavia, non fa direttamente riferimento a queste lamentele nella sua dichiarazione. Invece, l’azienda dice quanto segue:
“Mentre abbiamo avuto successo nell’aiutare gli utenti cinesi a trovare lavoro e opportunità economiche, non abbiamo avuto altrettanto successo negli aspetti più sociali della condivisione delle informazioni. In Cina affrontiamo anche un ambiente operativo molto più complesso e requisiti di conformità più elevati”.
Secondo il Wall Street Journal, nel marzo di quest’anno, il Celestial Empire ha ordinato a Microsoft di implementare meccanismi di regolamentazione dei contenuti più efficaci entro 30 giorni.
L’anno scorso, quando l’amministrazione Donald Trump ha cercato di fare in modo che Microsoft acquistasse TikTok (il CEO di Microsoft Satya Nadella ha commentato che era la cosa “più strana” sulla quale avesse mai lavorato), è stata l’influenza di Microsoft in Cina a rendere possibile l’acquisto.
Oltre a GitHub e al sistema di recensioni di Amazon, LinkedIn è l’unica piattaforma straniera sulla quale gli utenti cinesi possono pubblicare i propri contenuti.
Twitter e Facebook sono stati bloccati nella RPC dal 2009 e Google ha spostato le sue operazioni di ricerca dalla Cina continentale a Hong Kong nel 2010.
Microsoft sta attualmente filtrando i risultati di ricerca cinesi sul suo motore di ricerca Bing e offre una versione personalizzata di Windows 10 appositamente per gli utenti cinesi.
Tuttavia, poiché il governo cinese ha aumentato la sua pressione sui giganti della tecnologia, le sue richieste sembrano aver raggiunto il limite per Microsoft, quando invece la Apple continua ad operare nel Paese senza restrizioni.
Invece di LinkedIn, l’azienda lancerà una nuova rete chiamata InJobs, rivolta solo agli utenti in Cina.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Quando si pensa ad Amazon, viene subito in mente il colosso dell’e-commerce e della tecnologia, ma anche un’impresa che sta combattendo una battaglia silenziosa contro i cyber-attacchi. Ultimamente, Amazon ha alzato il velo su una…

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…

Curtis Yarvin non è un hacker, non è un criminale informatico e non è nemmeno, in senso stretto, un esperto di cybersecurity. Eppure il suo pensiero dovrebbe interessare molto più di quanto faccia oggi chi…