
Microsoft ha risolto un problema di sicurezza che esponeva file e credenziali aziendali interni alla rete Internet. I ricercatori di sicurezza Can Yoleri, Murat Özfidan e Egemen Koçhisarlı di SOCRadar, una società di sicurezza informatica che aiuta le organizzazioni a individuare punti deboli nella sicurezza, hanno scoperto un server di archiviazione aperto e pubblico ospitato sul servizio cloud Azure di Microsoft che memorizzava informazioni interne relative al motore di ricerca Bing di Microsoft.
Il server di archiviazione di Azure ospitava codice, script e file di configurazione contenenti password, chiavi e credenziali utilizzate dai dipendenti Microsoft per accedere ad altri database e sistemi interni. Ma il server di archiviazione stesso non era protetto da password ed era accessibile a chiunque su Internet.
L’identificazione di tali posizioni di archiviazione “potrebbe comportare fughe di dati più significative e possibilmente compromettere i servizi in uso”, ha affermato Yoleri. I ricercatori hanno informato Microsoft della violazione di sicurezza il 6 febbraio.
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In una dichiarazione condivisa dopo la pubblicazione mercoledì, Jeff Jones di Microsoft ha dichiarato a TechCrunch: “Sebbene le credenziali non avrebbero dovuto essere esposte, erano temporanee, accessibili solo da reti interne e disabilitate dopo il test. Ringraziamo i nostri partner per aver segnalato in modo responsabile questo problema”.
Jones non ha detto per quanto tempo il server cloud è stato esposto a Internet o se qualcun altro oltre a SOCRadar ha scoperto i dati esposti all’interno. Questa è l’ultimo problema di sicurezza di casa Microsoft sui sistemi cloud. In un simile errore lo scorso anno, i ricercatori hanno scoperto che i dipendenti Microsoft esponevano i propri accessi alla rete aziendale nel codice pubblicato su GitHub.
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