
Redazione RHC : 5 Agosto 2025 07:16
Gli autori della campagna di phishing PoisonSeed hanno trovato un modo per bypassare FIDO (in questo caso, FIDO2 con WebAuthn) utilizzando il meccanismo di autenticazione cross-device implementato in WebAuthn. Gli aggressori convincono le vittime ad approvare le richieste di accesso provenienti da falsi portali aziendali. Ricordiamo che la campagna PoisonSeed si basa sul phishing, il cui obiettivo finale è la frode finanziaria. In passato, gli aggressori hanno hackerato account aziendali per scopi di email marketing e inviato agli utenti lettere contenenti seed phrase preimpostate per wallet di criptovalute.
Nei nuovi attacchi individuati dagli esperti di Expel, gli aggressori non sfruttano una vulnerabilità nei meccanismi FIDO, ma abusano di una legittima funzione di autenticazione tra dispositivi. Questa funzionalità WebAuthn consente a un utente di autenticarsi su un dispositivo utilizzando una chiave di sicurezza o un’app di autenticazione su un altro. Invece di collegare fisicamente la chiave (ad esempio tramite USB), la richiesta di autenticazione viene trasmessa tramite Bluetooth o un codice QR.
I nuovi attacchi PoisonSeed iniziano reindirizzando la vittima a un sito di phishing che imita un portale di accesso aziendale Okta o Microsoft 365. Una volta che la vittima inserisce le proprie credenziali, l’infrastruttura di phishing le utilizza in tempo reale per accedere al vero portale. Normalmente, la vittima dovrebbe confermare l’accesso utilizzando la propria chiave FIDO. Tuttavia, in questo schema, il server di phishing avvia l’accesso tramite il meccanismo di login di un altro dispositivo. Di conseguenza, il portale reale genera un codice QR, che viene trasmesso alla pagina di phishing e mostrato alla vittima.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Quando un utente scansiona questo codice QR con il proprio smartphone o un’app di autenticazione, sta sostanzialmente approvando l’accesso avviato dall’aggressore. Questo consente di aggirare la sicurezza FIDO passando all’autenticazione da dispositivo a dispositivo, che non richiede una connessione fisica con chiave e può essere approvata da remoto.
I ricercatori sottolineano che l’attacco non sfrutta alcuna vulnerabilità di FIDO. Piuttosto, gli aggressori sfruttano una funzione standard che consente di ridurre il livello di protezione. Per proteggersi da tali attacchi, gli esperti consigliano:
Sempre nel loro report, gli analisti di Expel descrivono un altro episodio in cui l’aggressore ha registrato la propria chiave FIDO dopo aver compromesso l’account della vittima (presumibilmente tramite phishing). In questo caso, non è stato necessario nemmeno falsificare un codice QR o interagire con la vittima: l’accesso è stato completato interamente dall’aggressore.
Questo caso evidenzia che anche i metodi di autenticazione resistenti al phishing possono essere aggirati se l’utente viene convinto a completare la procedura di accesso senza interagire fisicamente con la chiave.
Redazione
Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, ...

Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta esser...

Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggia...

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice ...

Lunedì 20 ottobre, Channel 4 ha trasmesso un documentario completo condotto da un presentatore televisivo creativo integralmente dall’intelligenza artificiale. “Non sono reale. Per la prima volta...